L'industria tecnologica svizzera soffre per i dazi USA

I dazi imposti dagli Stati Uniti dal primo agosto stanno colpendo duramente il settore tech elvetico. Secondo Swissmem, l'associazione di categoria, le esportazioni verso gli USA sono crollate del 14,2% su base annua nel terzo trimestre. A soffrire di più è la meccanica di precisione, con spedizioni in picchiata di quasi un quarto (-24,8%).
Questi cali - sottolinea Swissmem in una nota - dimostrano «quanto i dazi siano distruttivi», a conferma delle preoccupazioni già espresse a inizio agosto. Se i dazi doganali supplementari del 39% - definiti dall'associazione di categoria «esorbitanti» - non verranno revocati, «le esportazioni verso gli Usa continueranno a implodere nel quarto trimestre», avverte Swissmem. Nemmeno un comparto competitivo può ignorare barriere commerciali del genere.
L' evoluzione delle esportazioni verso altri mercati dimostra che l'industria tecnologica svizzera è estremamente resiliente e competitiva quando le condizioni commerciali sono eque, si legge nella nota. Complessivamente, le esportazioni di merci sono aumentate del 4,0% nel terzo trimestre rispetto all'anno precedente. Una buona notizia che fa sperare che le esportazioni globali possano stabilizzarsi nel prossimo futuro
Swissmem ha ribadito la necessità di trovare una soluzione con gli Stati Uniti, chiedendo alla Confederazione di continuare a fare tutto il possibile per raggiungere un accordo con il governo Trump. Tuttavia, l'agenda del presidente americano sfugge all'influenza della politica svizzera. Per questo, è fondamentale che il Parlamento e la Confederazione si concentrino sui settori in cui possono prendere decisioni autonome per migliorare la situazione dell'industria.
In questo contesto, Swissmem sottolinea che «il Consiglio federale, il Parlamento e soprattutto il popolo devono facilitare l'accesso a nuovi mercati». Gli accordi di libero scambio con i paesi del Mercosur, la Thailandia e la Malesia devono essere ratificati rapidamente. È altrettanto necessario migliorare gli accordi esistenti con Cina, Giappone e Messico.
Per preservare i posti di lavoro, l'associazione chiede l'adozione di misure per rafforzare la competitività dell'economia di esportazione. Swissmem considera «urgente» la modifica della legge sul materiale bellico.
Tra inizio luglio e fine settembre, le esportazioni complessive di merci svizzere verso gli Stati Uniti sono diminuite dell’8,2% rispetto al trimestre precedente, secondo i dati pubblicati ieri dall'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC). Il commercio estero svizzero ha così limitato i danni nei tre mesi in esame, dopo il crollo del 32,9% nel secondo trimestre.