Banche

Ma che cosa significa «too big to fail»? E UBS, quindi, è troppo grande?

Proviamo a rispondere alle tante domande sorte dopo la comunicazione odierna del Consiglio federale
©PETER KLAUNZER
Red. Economia
06.06.2025 19:30

Che cosa significa «too big to fail»?

Sono considerati too big to fail gli istituti finanziari che, per le loro dimensioni e connessioni con il sistema finanziario e l’economia nazionale, lo Stato non può lasciar fallire. Le misure volte a eliminare questa problematica sono intese a minimizzare i rischi e a limitare durevolmente le probabilità di future crisi finanziare e i relativi costi, nonché a evitare il ricorso ad aiuti statali.

Quali banche sono di rilevanza sistemica?

Sono di rilevanza sistemica i gruppi bancari e le banche il cui dissesto causerebbe notevoli danni all’economia e al sistema finanziario svizzeri. La BNS ha classificato come banche di rilevanza sistemica (SIB) nel nostro Paese quattro istituti finanziari: UBS, Postfinance, Raiffeisen, Banca cantonale di Zurigo (e fino al 2023 anche Credit Suisse). Le SIB devono rispettare requisiti prudenziali più rigorosi rispetto ad altri istituti e sono tenute a elaborare un piano di stabilizzazione e d’emergenza. Per queste banche, inoltre, la FINMA stabilisce un piano di liquidazione. Secondo il Financial Stability Board, UBS (e fino al 2023 anche Credit Suisse) è considerata anche una banca di rilevanza sistemica globale (G-SIB).

UBS è troppo grande per la Svizzera?

Secondo il Consiglio federale no. In caso di fallimento, dice, la considerevole somma di bilancio di UBS potrebbe rappresentare un rischio per l’economia svizzera, ma questo rischio e le sue conseguenze possono essere limitati efficacemente con misure adeguate. Per questo motivo, alle banche di rilevanza sistemica si applica la regolamentazione too big to fail, oltre alle esigenze prudenziali valide per tutte le banche.

Si può escludere un aiuto d’emergenza?

In linea di massima e laddove possibile, stando al Governo, bisogna rinunciare agli aiuti statali d’emergenza. La regolamentazione too big to fail si prefigge di evitarli. In virtù della Costituzione federale e nell’interesse del Paese, al verificarsi di una crisi il Consiglio federale deve comunque poter disporre della facoltà di applicare il diritto di necessità.

La Svizzera ha bisogno di grandi banche?

La Svizzera dispone di una piazza bancaria diversificata e orientata al mercato internazionale, che produce direttamente circa il 5% del valore aggiunto totale e impiega oltre 100 mila persone. Nella sua strategia per la piazza finanziaria del 2020 il Consiglio federale ha ribadito l’ambizione secondo cui la piazza finanziaria Svizzera deve rimanere uno dei centri finanziari di punta a livello internazionale ed essere anche sede di istituti finanziari attivi a livello internazionale.

A cosa servono le regole «too big to fail»?

La regolamentazione too big to fail si prefigge di consentire alle banche di rilevanza sistemica globali di avere la loro sede principale in Svizzera, di essere competitive e, in caso di emergenza, di poter essere liquidate senza danni per l’economia e i contribuenti.

Che cos’è il «Public liquidity backstop»?

Il Public liquidity backstop (PLB) è una garanzia statale della liquidità che fa parte degli strumenti standard utilizzati in caso di crisi bancarie, come nel caso di Credit Suisse nel 2023. A questo strumento si ricorre quando i fondi liquidi propri di una banca non sono più sufficienti ad adempiere gli impegni finanziari e quando è esaurita la possibilità della banca centrale di fornire un sostegno alla liquidità a fronte di sufficienti garanzie. In questi casi, la concessione di un PLB permette alla banca centrale di approvvigionare la banca interessata, nel quadro di un risanamento, con ulteriori fondi liquidi garantiti dallo Stato.

Limitare i prelievi a breve termine di averi?

No, risponde il Governo. Questa misura costituirebbe un’ingerenza eccessiva nella libertà di prelievo dei clienti e nel modello di attività delle banche. I depositanti non devono essere legati a una banca per mezzo di una regolamentazione e quindi correre un rischio che non intendono assumersi liberamente. L’introduzione di restrizioni di prelievo può inoltre indurre i clienti a diffidare maggiormente della banca in caso di crisi e ad anticipare il ritiro dei depositi, con il possibile effetto di aggravare ulteriormente la crisi.

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