Ottimo esordio per Alibaba alla Borsa di Hong Kong

Alibaba vola alla Borsa di Hong Kong nel giorno dei suo esordio alle contrattazioni: i titoli del colosso dell’e-commerce cinese hanno registrato un balzo del 6,25%, a 187 dollari di HK, a fronte di un valore di collocamento di 176 dollari. La società ha raccolto 11,2 miliardi di dollari USA totali dalla quotazione secondaria dopo i 25 miliardi dell’IPO (offerta pubblica iniziale) record a Wall Street. Infatti la prima IPO del gruppo tecnologico fu a New York il 19 settembre 2014. Fu definita «la più grande IPO della storia». Disse allora il fondatore Jack Ma: «Ciò che abbiamo mosso oggi non è il denaro, è la fiducia. È la responsabilità che abbiamo».
La quotazione di Alibaba è la più grande di quest’anno, in attesa che si sblocchi il dossier della saudita Aramco, superando Uber Technologies (8,1 miliardi) e Bud Apac (5,7 miliardi), le attività asiatiche di Anheuser-Busch InBev. Nella competizione tra i diversi listini, Hong Kong vanta adesso la leadership nel 2019, con Ipo per 34 miliardi di dollari, precedendo il Nasdaq (24,7 miliardi) e il Nyse (22,5 miliardi).
Occhio alla finanza
Alibaba fa parte con Amazon, Google, Apple, Facebook e Microsoft delle «big five», cioè dei cinque giganti del web attivi anche nella finanza: le fintech. Proprio la finanza è uno dei filoni d’espansione del gruppo, infatti, con lo sviluppo di Alipay che è la versione cinese di PayPal.
Nell’esercizio che si è concluso quest’anno al 31 marzo il gruppo ha registrato ricavi per l’equivalente di 54,5 miliardi di dollari. Il suo successo in patria è stato l’aver raggiunto con l’ecommerce le città più piccole, da cui verrebbero sette nuovi utenti su dieci.