Politica monetaria

Risparmi in vista anche per la Banca nazionale

Il rialzo dei tassi d'interesse impatta anche la BNS che ha deciso di «limare» le remunerazioni sui conti giro delle banche commerciali
© CdT/Gabriele Putzu
Dimitri Loringett
30.10.2023 19:00

La Banca nazionale svizzera (BNS) ha apportato modifiche alla remunerazione degli averi a vista delle banche operanti in Svizzera. Sui «conti giro», che in estrema sintesi sono come dei conti correnti sui quali le banche possono depositare (o «girare», appunto) la liquidità che hanno in eccesso (ovvero quella che supera il livello di riserva obbligatoria), le banche ricevono una determinata remunerazione, attualmente dell’1,75% (il tasso guida della BNS). Tuttavia, non tutta la liquidità in eccesso depositata viene remunerata a quel tasso, c’è infatti un «fattore limite» oltre il quale la BNS paga un interesse inferiore. Dal 1. dicembre la BNS ha deciso di abbassare questo fattore, da 28 a 25 (non entriamo nel dettaglio, che è molto tecnico), e di remunerare i depositi superiori al limite 50 punti base in meno (ovvero l'1,25%). Ma non è tutto: da dicembre le citate riserve minime obbligatorie non saranno più rimunerate del tutto, il che ricorda una situazione in vigore già in passato. Per la BNS «questi aggiustamenti non influiscono in alcun modo sull’attuale corso della politica monetaria» e la decisione è stata presa «al fine di garantire un’efficace attuazione della politica monetaria e ridurre i costi per interessi», si legge in una nota diffusa dall’istituto di emissione centrale.

La BNS ha annunciato il cambiamento dopo che i costi sono aumentati in modo considerevole con il passaggio, a partire da fine settembre 2022, dai tassi d'interesse negativi a tassi positivi. Nei primi sei mesi del 2023 la BNS ha pagato 3,3 miliardi di franchi svizzeri di interessi sugli averi a vista, dopo aver invertito una serie di quasi otto anni di tassi negativi durante i quali le banche commerciali hanno pagato la BNS complessivamente 8,4 miliardi di franchi d’interessi, secondo quanto dichiarò nell’ottobre 2022 il presidente di SwissBanking Marcel Rohner in una trasmissione tv di SRF (ma Reuters indica una cifra di addirittura 11,3 miliardi di franchi).

Se consideriamo che gli averi a vista presso la BNS ammontano, secondo i dati di oggi, a 472 miliardi di franchi, capiamo l’ampiezza della questione a cui è confrontata la BNS. Quanto potrà risparmiare con questi provvedimenti? Non è dato a sapere, ma sta di fatto che l'anno scorso la BNS ha registrato una perdita di 1 miliardo di franchi sulle sue posizioni in franchi svizzeri, dopo che i pagamenti che hanno seguito il passaggio a tassi d'interesse positivi di settembre hanno superato i proventi dei tassi negativi all'inizio dell'anno. Per l'intero anno 2022, ricordiamo, l’istituto guidato da Thomas Jordan ha registrato una perdita complessiva di 132,5 miliardi di franchi, principalmente a causa delle perdite sulle sue posizioni in valuta estera.

«È politicamente difficile per una banca centrale continuare a pagare interessi alle banche commerciali quando è in perdita e non trasferisce profitti al governo, soprattutto dopo un periodo in cui gli interessi pagati ai risparmiatori sono stati trascurabili», ha dichiarato alla Reuters Stefan Gerlach, capo economista di EFG Bank a Zurigo.

Ma quale sarà, invece, l’impatto per le banche commerciali? E per i clienti che vi depositano i propri averi? In generale l’effetto reale dovrebbe essere tutto sommato «trascurabile» per le banche, mentre per i clienti non si intravvedono motivi per ridurre le remunerazioni dei conti di risparmio sui quali, per altro, i tassi d'interesse sono aumentati leggermente in ottobre. Di fatto, il «vantaggio» per le banche di avere degli averi a vista presso la BNS è che queste operazioni – che si svolgono giornalmente, in modalità cosiddetta «overnight» - sono esenti da rischio perché la BNS «paga sempre». Ora, con la liquidità in eccesso (e superiore al citato limite) che verrà remunerata 50 punti base in meno rispetto al tasso di riferimento, le banche saranno incentivate a rivolgersi al mercato interbancario, dove ci sono rischi relativamente maggiori ma anche tassi, in certe fasi, che possono anche essere superiori a quelli offerti dalla BNS. Un tipico esempio di costo-opportunità, insomma. Secondo la BNS, con questi provvedimenti si dovrebbe però aumentare l'attività (nel senso di garantire la liquidità di franchi svizzeri nel mercato) e sostenere così la trasmissione della sua politica monetaria.

Domani la BNS pubblicherà i suoi risultati d’esercizio per i primi nove mesi dell’anno, ma per vedere gli effetti in termini di risparmi a seguito di questi provvedimenti si dovrà aspettare il mese di marzo dell’anno prossimo in occasione della pubblicazione del rapporto annuale. E solo allora, aggiungiamo, sapremo se i Cantoni potranno beneficiare di un dividendo oppure no - sebbene le previsioni di UBS diffuse in questi giorni non sono di buon auspicio.

«Restyling» per la homepage della BNS

Dalla settimana scorsa, la Banca nazionale svizzera (BNS) ha attivato il suo nuovo sito Internet. D’ora in avanti il pubblico specializzato, i rappresentanti dei media e il grande pubblico potranno trovare più rapidamente e facilmente le informazioni di cui necessitano.

A tal fine, il menu principale è stato ridotto a tre schede di navigazione. Quella denominata «La BNS» raccoglie le informazioni sull’organizzazione, le aree specialistiche e gli obiettivi della Banca nazionale. La seconda, «Notizie e pubblicazioni», riunisce tutti i documenti, rapporti e comunicati emessi dalla BNS, mentre «Servizi ed eventi» consente ad esempio di accedere a strumenti digitali o di consultare le risposte a domande frequenti.

Nella homepage, le sezioni «Link rapidi» e «Novità sul sito», nonché diversi dati di mercato, forniscono una panoramica diretta dei contenuti aggiornati più rilevanti.

Grazie a una struttura più snella e a un chiaro concept cromatico e di interazione, il nuovo sito offre una migliore fruibilità: il maggiore ricorso a immagini e contenuti multimediali favorisce questo effetto, guidando in modo intuitivo l’utente nell’universo BNS.

I canali digitali della BNS, compreso il portale di dati con approfondite informazioni settoriali (in francese, tedesco e inglese), continueranno a essere costantemente perfezionati sulla base dei sondaggi condotti presso i gruppi target.