Risultato da primato per BPS (Suisse)

Lo sviluppo dell’attività di BPS (SUISSE) nell'anno appena trascorso è stato diffusamente positivo, malgrado le incertezze e le criticità dispiegate durante l’intero esercizio: per il 2023 l'istituto di credito luganese ha registrato un utile netto da primato di 28,165 milioni di franchi (+72%) e raccolto capitali arrivando a 5,63 miliardi (+4%). In progressione anche l'organico, con dieci unità in più e arrivando a 369 collaboratori equivalenti a tempo pieno.
La raccolta dalla clientela ha beneficiato del buon andamento degli afflussi netti (net new money). Per contro, il recupero delle quotazioni, sia azionarie che obbligazionarie, è stato compensato dalla svalutazione degli asset in euro in sede di conversione contabile nella valuta nazionale. Il dato numerico evidenzia un valore di 5.633 milioni di franchi svizzeri (+4% rispetto all’anno precedente), di cui 3.411 milioni (-3%) quale raccolta diretta e 2.222 milioni (+16%) quale indiretta.
I dati di bilancio
Gli impieghi alla clientela sono aumentati a 5.529 milioni di franchi (+3%), di cui 4.977 milioni (+4%) quali crediti ipotecari, a valere quasi esclusivamente su immobili residenziali e 552 milioni (-6%) quali altri crediti. La progressione è stata realizzata con prudenza, in considerazione dei possibili effetti a medio termine dell’aumento dei tassi d’interesse, con l’obiettivo di mantenere la rischiosità sugli attuali confortanti livelli.
Il conto economico ha presentato risultati ampiamente positivi. Con riferimento all’evoluzione di determinate componenti di ricavo sono di seguito evidenziate talune particolarità. Il risultato netto da operazioni su interessi è diminuito a 33 milioni (-49%), nonostante la crescita del portafoglio crediti e la sua bassa rischiosità. La flessione è dovuta all’impatto della parte in euro nel rifinanziamento degli impieghi conteggiata a tassi più elevati rispetto al franco svizzero, valuta quest’ultima di gran lunga maggioritaria nell’erogazione dei finanziamenti alla clientela. Tale effetto riveste un carattere puramente tecnico in quanto la provvista in euro ai fini del rifinanziamento di tesoreria viene sistematicamente convertita in franchi svizzeri, senza alcun rischio di cambio (operazioni di currency swap).
Il risultato da operazioni su commissione e da prestazioni di servizio si è fissato a 24,97 milioni (invariato). La lieve diminuzione dei proventi sulle attività di negoziazione titoli e d’investimento, dovuta alla rivalutazione del franco svizzero sulla valuta europea, è stata pareggiata dall’aumento dei proventi da commissione sulle altre prestazioni di servizio. Il risultato da attività di negoziazione e dall'opzione fair value si è incrementato a 62,53 milioni (+525%) per effetto delle menzionate operazioni di currency swap, più che compensando la flessione del risultato netto da operazioni su interessi. Il dato gestionale riferito alle attività di negoziazione ha evidenziato un miglioramento rispetto all’esercizio precedente.
I costi d'esercizio sono aumentati a 80,327 milioni di franchi (+5%), di cui 55,42 (+4%) quali costi per il personale, in seguito al potenziamento della struttura e all’adeguamento degli stipendi a fronte dell’inflazione e 24,89 milioni (+7%) quali altri costi d’esercizio, a causa dell’incidenza degli sviluppi informatici e immobiliari.
Infine, il risultato d'esercizio, al netto di ammortamenti e accantonamenti, si è incrementato a 35,9 milioni di franchi (+70%) mentre l'utile ha cifrato 28.165.000 franchi (+72%).