Aziende

Roche investirà fino a 50 miliardi di dollari negli USA

Il colosso farmaceutico basilese intende creare oltre 12 mila impieghi, nonché ammodernare gli impianti di produzione negli Stati Uniti
© Shutterstock
Ats
22.04.2025 07:39

Il colosso farmaceutico Roche intende rafforzare la sua presenza negli Stati Uniti investendovi fino a 50 miliardi di dollari (40,48 miliardi di franchi) nei prossimi cinque anni e creando oltre 12'000 impieghi. I fondi saranno collocati sia nella divisione farmaceutica che in quella diagnostica, ha annunciato oggi l'azienda basilese.

L'impegno comprende nuovi siti all'avanguardia per la ricerca e lo sviluppo, l'ammodernamento e la creazione di impianti di produzione in Indiana, Pennsylvania, Massachusetts e California e la nascita di un ulteriore sito che sarà annunciata a breve, si legge in un comunicato odierno.

Roche ha già una presenza significativa negli Stati Uniti, con oltre 25'000 dipendenti, 15 centri di ricerca e sviluppo e tredici siti di produzione. I nuovi investimenti dovrebbero creare oltre 12'000 posti di lavoro, di cui quasi 6500 nella costruzione e 1000 nelle strutture nuove o ampliate.

Nel dettaglio, Roche prevede di estendere e modernizzare le capacità di produzione e distribuzione del suo portafoglio di farmaci e diagnostici innovativi in Kentucky, Indiana, New Jersey, Oregon e California. Il denaro investito sarà destinato anche a un impianto di terapia genica all'avanguardia in Pennsylvania. È prevista anche la costruzione di un nuovo centro di produzione di 84'000 metri quadrati per i farmaci dimagranti di nuova generazione la cui ubicazione non è ancora stata precisata e di un nuova fabbrica di produzione per il monitoraggio continuo della glicemia in Indiana.

Inoltre, un nuovo centro di ricerca e sviluppo che condurrà ricerche all'avanguardia relative all'intelligenza artificiale (IA) e negli ambiti cardiovascolare, renale e metabolico, verrà creato in Massachusetts. Infine i centri di ricerca e sviluppo farmaceutico e diagnostico esistenti in Arizona, Indiana e California verranno ampliati e modernizzati.

Quando tutte le nuove capacità di produzione saranno operative, Roche esporterà dagli Stati Uniti più farmaci di quanti ne importerà, precisa la nota.

Reazione a politica commerciale americana

Gli attuali piani di Roche intervengono solo due settimane dopo che il suo concorrente Novartis ha annunciato l'intenzione di investire 23 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi cinque anni. In precedenza, altri giganti del settore come Eli Lilly, Johnson & Johnson e Merck avevano già comunicato progetti simili.

Tutti reagiscono alla politica commerciale poco chiara del presidente Donald Trump. Resta da vedere quale sarà l'effetto finale di questi investimenti di diversi miliardi di dollari dei giganti farmaceutici.

Scienceindustries, associazione economica di categoria del settore chimico, farmaceutico e delle scienze della vita, è preoccupata per la piazza economica svizzera. «Il nostro Paese perde terreno in termini di investimenti. L'accesso ai principali mercati di esportazione, in particolare all'Ue, è limitato e diventa sempre più difficile», si legge in un comunicato odierno.

In effetti più della metà delle esportazioni svizzere proviene dall'industria farmaceutica e chimica. Come mostrano gli ultimi dati di marzo, le esportazioni verso gli Usa sono aumentate prima dell'introduzione dei nuovi dazi statunitensi all'inizio di aprile. Circa tre quarti delle esportazioni elvetiche di merci verso gli Stati Uniti provengono dall'industria farmaceutica.