Finanza

Roma scende in campo per salvare un’altra banca

Il Governo italiano ha versato 900 milioni di euro per la Popolare di Bari In pericolo ci sono depositi per otto miliardi appartenenti a quasi 600 mila clienti
Il fallimento dell’istituto pugliese avrebbe pesanti ripercussioni su tutto il sud Italia. © SHUTTERSTOCK
Roberto Giannetti
17.12.2019 06:00

Nuovo salvataggio statale di una banca italiana. Domenica sera, dopo un weekend di grandi tensioni politiche, il Governo italiano ha approvato un decreto che stanzia 900 milioni di euro per salvare la Banca popolare di Bari, commissariata la settimana scorsa da BankItalia.

L’istituto rientra nella top 20 degli istituti di credito operanti nel Paese per quanto riguarda gli attivi e sale al tredicesimo posto per numero di sportelli. Detiene inoltre quote di mercato significative, intorno al 10%, sia degli impieghi sia della raccolta, in Puglia, Basilicata e Abruzzo.

Alla banca fanno capo poco meno di 600.000 clienti, tra cui oltre 100.000 aziende. A queste ultime sono stati concessi circa il 60% degli impieghi (intorno a 6 miliardi di euro). I depositi della clientela ammontano a 8 miliardi.

Tra gli obiettivi del salvataggio c’è quello di creare una banca d’investimento, che nascerebbe dalla scissione delle acquisizioni fatte dal Mediocredito centrale. «Il Governo è al fianco dei risparmiatori e dei dipendenti della banca», ha dichiarato il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri.

L’intervento di BankItalia

La Popolare di Bari è stata sottoposta il 13 dicembre scorso alla procedura di amministrazione straordinaria da parte della Banca d’Italia. L’istituto di emissione italiano è stato sottoposto a numerose critiche per il suo operato. Ma l’istituto ribatte e ha pubblicato un corposo approfondimento sulla sua attività ispettiva, nel quale spiega che ha avvisato gli organi di controllo per tempo. Dopo i primi accertamenti avvenuti nel 2010 l’istituto ha effettuato una ventina di verifiche, con «continui scambi informativi con la Consob e numerose e continue interlocuzioni con l’autorità giudiziaria» e «l’aggravamento della situazione aziendale della Banca Popolare di Bari più volte portata all’attenzione anche del ministro dell’Economia».

Banca d’Italia fa anche notare che le ricadute di un dissesto della Popolare di Bari sarebbero gravissime. Vista la forte presenza di piccoli risparmiatori fra i clienti della banca, il Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD) dovrebbe effettuare rimborsi per un importo complessivo di 4,5 miliardi di euro circa, a fronte di una dotazione finanziaria pari a 1,7 miliardi di euro.

A rischio 2.700 posti

Per giunta una cessazione di attività provocherebbe circa 2.700 esuberi «difficilmente assorbibili dalla debole economia locale».

La situazione finanziaria della Popolare era difficile da tempo. Infatti nell’esercizio 2018 aveva registrato perdite per 420 milioni di euro. Nessun’altra istituzione finanziaria in Italia ha fatto peggio.