Il punto

Sergio Ermotti e gli altri: quando il «vecchio» CEO torna a casa

Bob Iger alla Disney, Howard Schultz con Starbucks e, a suo tempo, Steve Jobs ritornato a Apple: perché le grandi aziende richiamano il primo amore?
© KEYSTONE / MICHAEL BUHOLZER
Marcello Pelizzari
29.03.2023 15:15

A volte ritornano. Sì, Sergio Ermotti è il nuovo (vecchio) CEO di UBS. Un ruolo che il ticinese aveva ricoperto, con profitto, dal 2011 al 2020. Un ruolo che dovrà ricoprire, una volta ancora, in un periodo quantomeno delicato considerando la recente acquisizione di Credit Suisse. Durante la conferenza stampa, oggi, è stata sottolineata la bravura dell’uomo d’affari, dipinto (anche) come il George Clooney di Paradeplatz. «La scelta di Sergio è legata al fatto che è abile in questo compito» ha detto, senza indugi, il presidente di UBS Colm Kelleher. Un’abilità acquisita sul campo. Ancora Kelleher: «Sergio è già stato CEO, ed è riuscito a far navigare la nave di UBS in acque agitate. Ha dimostrato grande resilienza. E ha raggiunto un cambiamento culturale profondo all’interno della banca, ristabilendo la fiducia degli azionisti».

Il ritorno di Ermotti, se parliamo di grandi aziende e/o colossi, non è una novità assoluta. Al contrario, è una pratica piuttosto diffusa. Per dire: lo scorso anno, nel 2022, Bob Iger fu protagonista di un clamoroso quanto chiacchierato ritorno a Disney. Il compito affidatogli? Far tornare la magia. O, se preferite, aumentare la fiducia degli investitori e i profitti dell’unità streaming. Già, perché con Bob Chapek, il predecessore, il titolo aveva perso quasi un terzo del suo valore in Borsa.

Altro giro, altro CEO andato e tornato. Più volte, in questo caso. Parliamo di Howard Schultz, amministratore delegato di Starbucks e noto, nel mondo dello sport, per aver posseduto i Seattle SuperSonics in NBA dal 2001 al 2006. Fra i suoi ritorni nell’azienda leader del caffè citiamo quello del 2008, dopo otto anni, sull’onda della crisi dei mutui subprime che paralizzò l’America e il mondo. Ora, si è nuovamente fatto da parte per lasciare il posto a Lax Narasimhan.

Ma il ritorno dei ritorni, in questo senso, è senza dubbio quello di Steve Jobs. Il quale, dopo essere stato licenziato da John Sculley, nel 1997 fece notizia e scalpore riprendendosi il suo posto in Apple, salvandola dalla bancarotta e facendola diventare una delle aziende più redditizie di sempre. Un ritorno indubbiamente felice.

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