Non di sola finanza

Un natale un po' diverso

Trasformare i regali di Natale in un investimento per il futuro, destinando le proprie risorse a sostegno dei giovani talenti, è la scelta di Banca CIC (Suisse)
Livia Moretti
Livia Moretti
03.12.2025 18:00

Una banca non si limita a prestiti e investimenti. Una banca offre anche e soprattutto un vero sostegno alla creazione di ricchezza e posti di lavoro, a vantaggio della collettività. Una banca è sicuramente uno strumento essenziale per tessere legami duraturi, utili e responsabili.

Il concetto di movimento mutualistico rappresenta in modo esemplare questa volontà. Alla fine del XIX secolo, Friedrich Wilhelm Raiffeisen fondò le prime casse di credito mutualistico in Alsazia, per contrastare la povertà rurale e dare alle comunità locali i mezzi per svilupparsi.

Per lui e i suoi successori, vale a dire noi, il vero scopo di una banca è migliorare le condizioni di vita di uomini e donne, permettendo loro di acquistare individualmente o collettivamente strumenti di lavoro, bestiame e tutti gli altri mezzi per sviluppare l’economia locale.

Questa idea ha dato vita a un modello di banche che non distingue tra risultati economici e utilità sociale. Un modello insito nel nostro DNA. Del resto, il nostro principale azionista, il gruppo francese Crédit Mutuel Alliance Fédérale, è l’erede diretto delle casse lanciate da F.W. Raiffeisen.

Fedele a questo spirito, due anni fa il nostro Gruppo è stato il primo in Francia a creare un «dividendo sociale» del 15% del proprio utile netto annuale, pari a più di mezzo miliardo di euro nel 2024. Tale importo è destinato a progetti ambientali, sociali e locali, che spaziano dall’agricoltura al sostegno delle donne vittime di violenza, passando per l’accesso alle cure per i più fragili, le energie rinnovabili fino a innumerevoli iniziative radicate nella realtà locale. Questo dividendo sociale reinventa la condivisione del valore. Per i mutualisti, la performance economica deve essere al servizio del bene comune.

La nostra banca svizzera, un’affiliata del gruppo Crédit Mutuel, si inserisce a pieno titolo in questa dinamica. Proseguiamo questo cammino, in linea con ciò che siamo sempre stati fin dalla nostra creazione a Basilea, alla fine del XIX secolo, da parte di imprenditori alsaziani e basilesi: una banca al servizio dello sviluppo economico della sua regione.

Per questo motivo, quest’anno abbiamo deciso di rinunciare ai tradizionali regali di Natale a favore di qualcosa più in sintonia con i nostri valori e la nostra identità. In aggiunta al contributo al finanziamento del dividendo sociale del nostro Gruppo a livello europeo, abbiamo deciso di sostenere nel nostro paese la Fondazione Svizzera degli Studi, un’associazione che si adopera a favore di studenti la cui personalità, creatività e interessi intellettuali lasciano presagire un brillante futuro in tutti i campi. Questa scelta riflette ciò che vogliamo essere: un istituto che investe nei talenti di domani piuttosto che in oggetti effimeri. Quello che offriamo quest’anno è un dono che non si consuma e che produce valore aggiunto per tutta la collettività.

Non si tratta di una decisione superficiale, bensì mostra il nostro attaccamento ai valori umanistici e rivela qualcosa di profondo sul modo in cui svolgiamo il nostro lavoro. Sostenere la formazione piuttosto che distribuire regali ai nostri clienti e partner d’affari significa rinnovare lo spirito dei pionieri del mutualismo. Ma significa anche contribuire allo sviluppo della società in modo efficace, autentico e durevole.

Dunque sì, quest’anno sotto l’albero di Natale della nostra banca c’è una novità. Senza carta né nastri festosi, ma in una semplice busta: la condivisione dei nostri utili e un aiuto concreto alla formazione di coloro che faranno la Svizzera di domani.

Buon Natale!

* Livia Moretti, CEO di Banca CIC (Suisse)