Elon Musk contro gli aiuti a Kiev: «Non c'è nessuna possibilità che Putin perda la guerra»

Non c'è alcuna possibilità che il presidente russo Vladimir Putin perda la guerra in Ucraina, neppure se a Kiev dovessero arrivare gli aiuti degli Stati Uniti. Lo ha detto Elon Musk nel corso di un evento virtuale su X insieme ad alcuni senatori repubblicani e all'ex candidato conservatore alla Casa Bianca Vivek Ramaswamy, tutti contrari al piano del Senato per concedere sostegno all'Ucraina. Anche Musk si è detto contrario al provvedimento per gli aiuti a Kiev: «Questi soldi non aiutano l'Ucraina. Prolungare la guerra non aiuta l'Ucraina», ha detto Musk.

A Washington, da settimane si dibatte sul pacchetto da 61 miliardi di aiuti destinati Kiev. Dopo il via libera al Senato, alla Camera si profila un'opposizione destinata ad affossare la proposta, con la maggioranza repubblicana su cui pesa l'influenza di Donald Trump.

Secondo Elon Musk, «prolungare la guerra provocherà la morte dei migliori giovani dell'Ucraina. Anche i russi non vogliono andare a combattere. È tutto sbagliato». Il patron di Tesla e SpaceX, accusato ieri di aver fornito ai russi i terminali per la rete satellitare Starlink,  ha dichiarato: «Non c'è nessuna possibilità che Putin perda la guerra o che ponga fine alle ostilità». «Se facesse marcia indietro verrebbe ucciso. Quelli che vogliono un cambio di regime in Russia, dovrebbero pensare a chi sarebbe la persona in grado di rimuovere Putin. Una persona favorevole alla pace? Probabilmente no. Probabilmente sarebbe anche più dura di Putin», ha dichiarato Musk. Il fondatore di Tesla ha poi spiegato che le accuse su un suo presunto sostegno a Putin sono «assurde», ricordando che la società SpaceX «probabilmente ha fatto più di chiunque altro per indebolire la Russia». Il servizio Internet Starlink infatti è stato fondamentale per le comunicazioni dell'Ucraina dopo l’invasione russa.