La politica

Emendamenti della discordia a Locarno, ma il Preventivo passa lo stesso

Una generale soddisfazione saluta l’ultimo esercizio presentato dal capodicastero Davide Giovannacci che si chiude con un leggero avanzo – Il Municipio respinge alcuni «ritocchi» della Gestione che però il Legislativo approva
Su alcuni capitoli del Preventivo, la maggioranza del Legislativo ha fatto la voce grossa © CdT/Chiara Zocchetti

Il Preventivo 2024 della Città di Locarno, che presenta un sostanziale pareggio d’esercizio (58.000 franchi d’avanzo, con il moltiplicatore d’imposta confermato al 90%), ha ricevuto questa sera il via libera dal Legislativo (all’unanimità) dopo una sessione particolarmente animata. Approvati anche una serie di emendamenti sui quali il Municipio aveva dato parere negativo, ad esempio l’aumento di 500 franchi ai dipendenti con i salari più bassi e l’assunzione di apprendisti, fra l'altro spunti arrivati dalla Sinistra Unita e fatti propri dalla Commissione della gestione. Mauro Silacci, corelatore della Commissione della gestione, ha sottolineato come l’autofinanziamento «non è mai stato così alto, oltre 5 milioni». Simone Beltrame, anch’egli corelatore della Gestione ha presentato i singoli emendamenti, dieci in tutto. Tra le varie osservazioni, anche una nota sul Palacinema: «La richiesta di un contributo di 50.000 franchi all’interno del messaggio municipale non è stata accompagnata da alcuna riflessione o approfondimento. Non proponiamo lo stralcio, ma chiediamo che il Municipio metta al corrente la Commissione della gestione sull’utilizzo di questo importo». Luca Renzetti (PLR), prima di sciogliere le sue personali riserve sul messaggio, ha evidenziato alcune criticità, in parte condivise dal resto del gruppo, sugli aumenti ai salari più bassi e all’assunzione di apprendisti. «Le esigenze sulle figure professionali potrebbero cambiare». Sul sostegno alla Nuoto Sport, uno degli emendamenti proposti, ha sottolineato come possa essere «un precedente pericoloso per altri Preventivi». Pier Mellini (Sinistra Unita) si è soffermato sul ritardo con il quale il Preventivo è stato presentato al Legislativo, sottolineando una preoccupazione per l’evoluzione demografica, che potrebbe portare a una diminuzione del gettito fiscale, suggerendo una serie di misure a favore delle famiglie. In primo piano la questione Palacinema per Bruno Baeriswyl (Lega- Udc- Indipendenti, che ha firmato con riserva il rapporto commissionale: «I rapporti tra la Palacinema e la Enjoy Arena sono tesi. La Palacinema doveva essere autonoma e la invito a presentare bilanci e preventivo per essere informati dell’evoluzione della sua situazione finanziaria. Non si deve rischiare di perdere l’inquilino Enjoy Arena», ha detto.

Solari cittadino onorario

Messa all’ordine del giorno anche la cittadinanza onoraria concessa a Marco Solari: «Rispetto per chi la pensa differentemente, sono soprattutto critiche di natura artistica. Un grazie al presidente onorario del Locarno film festival dopo 23 anni impegnativi. Un’onorificienza alla persona», le parole del sindaco, Alain Scherrer. Passata ai voti con 32 favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti.

Rinviata la variante Monte Bré  

La variante di pianificazione del Monte Bré è rinviata a data da destinarsi, forse addirittura oltre la scadenza di legislatura. Proprio in Zona Cesarini, il capogruppo UDC/Lega/Indipendenti Bruno Bäriswyl ha infatti presentato un controprogetto con il risultato concreto che la variante tornerà sui banchi della Commissione del Piano regolatore, oltre che su quello degli iniziativisti «Salva Monte Bré», prima di essere ancora esaminata dal Municipio e quindi rimessa all’ordine del giorno di una futura seduta.

Criticato da tutti i gruppi consiliari il decano chiede che gli indici di sfruttamento restino invariati

Il presidente del Legislativo Marco Bosshardt nel dare comunicazione del rinvio, s’è rammaricato che il controprogetto sia stato presentato all’ultimo istante. Stessa rimostranza da parte di Giovanni Monotti, relatore di maggioranza della Commissione pianificatoria, che dopo aver chiesto e ottenuto la discussione generale sulla variante s’è scagliato contro il collega Bäriswyl: «Quello che più fa arrabbiare è che a cinque minuti da mezzanotte si impedisce di votare una soluzione condivisa. E ancora di più è che chi lo presenta si dice attento e vigile sulla spesa pubblica e poi getta nel cestino 250.000 franchi e quattro anni di lavoro». La nuova visione di Bäriswyl si concentra sugli indici di sfruttamento, che secondo il capogruppo dovrebbero essere mantenti, anziché abbassati. Francesco Albi, capogruppo della Sinistra Unita, ha sottolineato come esistono due modi di fare politica: «Uno responsabile, seppur critico come il nostro e l’altro distruttivo». Critici a vario livello anche gli interventi di Belgeri, Scaffetta e Angelini Piva (Centro) e Renzetti (PLR).