Fa a pezzi la sorella con una sega e la butta nella spazzatura

ROMA - L'ha strangolata e fatta a pezzi con una sega, per poi buttare i resti della sorella in due cassonetti della spazzatura. Ha confessato il fratello della donna brutalmente uccisa a Roma, in via Guido Reni, dove vive con il suo assassino. Le operazioni di polizia sono scattate dopo il macabro ritrovamento da parte di una ragazza che ieri sera stava rovistando tra i rifiuti in via Maresciallo Pilsudski. La nomade si è imbattuta in due gambe umane mozzate ed ha avuto un malore, ma è comunque riuscita ad avvisare le autorità.
Gli arti della vittima, già in stato di decomposizione, sono stati gettati nel cassonetto la notte precedente al ritrovamento. Le gambe della donna sono state tranciate con una sega, come anche la testa e il tronco, tagliato in due perché il corpo: "Non entrava tutto intero in un sacco, ho dovuto prendere una sega e tagliarlo", ha spiegato l'assassino agli agenti. La vittima è stata identificata in tarda mattinata, quando gli agenti hanno trovato la testa in un cassonetto in via Guido Reni, vicino all'abitazione dei due. Dopo la scoperta, il fratello della vittima è finito sotto interrogatorio e, torchiato dagli agenti, ha confessato il delitto, apice dell'ennesima lite familiare: "Mi trattava come un ragazzino, razionava i soldi. Guadagnava solo lei e ogni volta decideva lei quando e quanti darmene", ha spiegato l'omicida.