Farmaci costosi, anticipo da abolire

La Commissione sanità del CS: i pazienti non dovrebbero pagare prima i trattamenti
Red. Online
04.04.2014 22:46

BERNA - I pazienti che assumono farmaci particolarmente costosi non dovrebbero più pagare in anticipo i trattamenti. È l'opinione della Commissione della sicurezza sociale e della sanità pubblica (CSSS) del Consiglio degli Stati, che si è così allineata alla sua omologa del Nazionale. Ora quest'ultima potrà elaborare un progetto di legge in questo senso.

La CSSS ha approvato all'unanimità l'iniziativa parlamentare di Margrit Kessler (Verdi liberali/SG) "Vietare la selezione dei rischi operata dalle casse malati ai danni di pazienti che hanno bisogno di medicamenti costosi", indicano oggi i servizi del Parlamento in una nota.

La proposta della sangallese vuole generalizzare "il principio del terzo pagante per l'acquisto di medicamenti", secondo il quale la cassa malattia rimborsa direttamente la fattura del farmacista.

Attualmente la LAMal autorizza anche il sistema del "terzo garante" (l'assicurato paga la fattura ed è poi rimborsato): si tratta tuttavia, secondo la Kessler, di uno stratagemma con cui alcune casse malattia riescono a volte a spingere i pazienti più dispendiosi a cambiare assicuratore, prediligendone uno che non chiede loro di pagare in anticipo i farmaci.

Vi è il rischio che sempre più casse malattia decidano di scegliere il sistema del "terzo garante" per liberarsi dei pazienti più costosi: la LAMal va modificata affinché ciò non avvenga.

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