Il caso

Farmacie svizzere, vaccino e rimedi omeopatici: cosa c’è di vero?

In questa puntata di Cdt Check analizziamo un caso di disinformazione che riguarda da vicino il nostro Paese
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Facta.News
17.05.2022 15:45

Negli ultimi giorni si è diffusa online la notizia secondo cui in Svizzera alcune farmacie venderebbero prodotti omeopatici in grado di «drenare» i vaccini anti-Covid messi in commercio dalle aziende farmaceutiche Pfizer/BioNTech e Moderna. La «prova» della notizia sarebbe un cartello in lingua francese affisso all’esterno di una farmacia. Secondo alcuni utenti dei social network il drenaggio sarebbe in grado di rimuoverebbe i vaccini dall’organismo.

Ma che cosa significa «drenare» un vaccino per rimuoverne gli effetti? E soprattutto: la notizia è vera? Scopriamolo insieme.

Omeopatia…

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) descrive i prodotti omeopatici come quelli che sono «ottenuti utilizzando sostanze di origine minerale, chimica, vegetale, animale e biologica (definite ceppi omeopatici)» seguendo degli specifici metodi di produzione definiti nelle farmacopee ufficiali.

L’origine dell’omeopatia è legata al medico tedesco Samuel Hahnemann (1755-1843) che dichiarava di aver sperimentato i benefici della corteccia di china e di altre sostanze (come l’arsenico o il mercurio). Sarà lui a coniare il principio similia similibus curentur, espressione latina che significa «si curino i simili con i simili» e che è ancora oggi una sorta di motto ideale dell’omeopatia.

…e disinformazione

Durante i diversi mesi di pandemia spesso l’omeopatia è stata protagonista di casi di disinformazione, perché erroneamente equiparata a farmaci e cure ufficiali, talvolta anche da personale medico. Vale la pena precisare sin da subito che non ci sono prove riconosciute dalla comunità scientifica che supportano una qualche validità dei rimedi omeopatici: la maggior parte degli studi ne dimostrano, al contrario, una generale inefficacia.  

Per quanto lo stretto legame tra omeopatia e disinformazione abbia origini ben più antiche della pandemia di Covid-19, vediamo insieme alcuni casi di disinformazione che si sono diffusi negli ultimi due anni così da contestualizzare meglio la notizia che stiamo analizzando.

Ad aprile 2020 il Ministero della Salute italiano annunciava la perquisizione dell’abitazione di un falso medico che suggeriva, come cura alla Covid-19, dei rimedi omeopatici inventati e privi di riscontri scientifici. Come abbiamo raccontato su Facta news, non si è trattato di un caso isolato. Sempre durante i primi mesi di pandemia numerose notizie false consigliavano l’assunzione di rimedi omeopatici per debellare il virus Sars-CoV-2 o incorrere in episodi di salute meno gravi una volta contratto. Anche in questo caso, si trattava di notizie false e potenzialmente dannose per la salute dei cittadini.

Le false notizie a tema omeopatia non si sono diffuse solo in Italia: su Facta a luglio 2020 avevamo, ad esempio, raccontato che non era vero che in India era stata ufficialmente raccomandata una cura omeopatica contro la Covid-19. Gli esempi non finiscono qui: i fact-checker di Thip Media hanno poi spiegato perché è sbagliato pensare di aumentare i livelli di ossigeno nel corpo grazie all’omeopatia (e sullo stesso argomento sono intervenuti anche i fact-checker francesi di Afp). 

Con l’avvio della campagna di vaccinazione anti-Covid la disinformazione omeopatica non ha rallentato la sua corsa: i fact-checker britannici di Full Fact hanno ad esempio dimostrato che non è vero che i nosodi (rimedi utilizzati in omeopatia) diminuiscono il rischio di effetti collaterali da vaccino e non sono mancati casi di omeopati che hanno direttamente contribuito alla messa in commercio di falsi certificati di vaccinazione. 

Il caso svizzero: drenare ≠ rimuovere

Ma torniamo alla notizia che riguarda la Svizzera. Se è probabile, viste le immagini pubblicate sui social network, che vi siano all’interno di alcune farmacie alcuni cartelli in cui si avvisano i clienti della pratica del «drenaggio» omeopatico, non è però in alcun modo possibile che questo processo rimuova il vaccino anti-Covid precedentemente somministrato al paziente. 

Come infatti spiegato da InfoVac, la piattaforma informativa sui vaccini gestita dall’Ufficio federali della Sanità pubblica svizzero in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il drenaggio omeopatico consiste nell’eliminare le tossine «che intasano continuamente il corpo».

Il portale spiega che, applicato ai vaccini, questo metodo prevede di «somministrare diluizioni omeopatiche del vaccino per via orale» prima o dopo una vaccinazione in modo tale da «preparare il terreno» o «pulire il terreno». 

È importante sapere che non esiste alcuno studio che provi l’efficacia di questo rimedio nel ridurre i possibili effetti avversi da vaccino e, d’altra parte, non è possibile affermare con certezza che il drenaggio omeopatico sia privo di rischi per chi vi si sottopone. Ciò che però è certo è che il drenaggio omeopatico non è finalizzato alla rimozione del vaccino presente nell’organismo. Si tratta di una notizia falsa e infondata.

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