La storia

Ferito e alla deriva verso l'Australia: la disavventura di un velista svizzero

Voleva viaggiare dalla Spagna all'Isola di Pasqua, ma sorpreso in una tempesta, Ralph Bender ha perso un dito nel tentativo di salvare le vele – Dopo settimane, è riuscito a raggiungere la terraferma
© ABC
Red. Online
03.02.2024 12:30

Voleva viaggiare, in barca a vela, dalla Spagna all'Isola di Pasqua, nel Pacifico. Si è ritrovato, ferito e alla deriva, sulle coste dell'Australia. Portato in salvo, il velista svizzero Ralph Bender ha raccontato nelle scorse ore la propria disavventura all'emittente australiana ABC. Partito nel mese di ottobre dalla penisola iberica, Bender contava di raggiungere dopo qualche mese di viaggio e ben 32 mila chilometri in mare, l'isola cilena. 

Ma arrivato a sud del Capo di Buona Speranza, Sudafrica, l'uomo ha dovuto fare i conti con i Roaring Forties, i fortissimi venti che colpiscono la fascia fra il 40. e 50. parallelo sud.

Senza un dito

Tutto procedeva per il meglio, appunto, fino al Sudafrica. È qui che una forte tempesta ha colpito l'imbarcazione. E nel cercare di salvare lo spinnaker (vela a pallone) dalla tempesta, il dito mignolo della mano sinistra rimane impigliato in una corda. Risultato: «Ho perso il dito e ho perso tre vele», ha raccontato Bender all'emittente ABC. Solo e lontano dalla terraferma, lo svizzero ha dovuto pensare in fretta per salvarsi: «È semplicemente incredibile quando non hai altre possibilità». Versando due flaconi di anestetico locale sulla ferita, si è quindi operato da solo, tagliando la parte parzialmente recisa del dito per salvare il resto del mignolo. «C'era molto vento, quindi ho messo un sacco di carta da cucina attorno al dito e un po' di nastro adesivo, e ho continuato a farlo fino a quando non era tutto inzuppato di sangue. Ho perso i sensi: mi sono sdraiato sul pavimento con questa cosa rossa alla mano».

Ralph Bender mostra la mano in un'intervista alla ABC
Ralph Bender mostra la mano in un'intervista alla ABC

Senza vele

Ma l'operazione di fortuna ha funzionato. Dopo circa quattro giorni, l'emorragia si è fermata. Ma in quelle condizioni Bender non era in grado di operare la nave che, in ogni caso, versava in gravissime condizioni. Il pilota automatico aveva subito un guasto, la batteria si era scaricata. «Non riuscivo nemmeno ad accendere le luci di posizioni». Riuscendo a evitare l'infezione al dito, a dieci giorni dalla tempesta l'uomo è infine riuscito a risalire sull'albero maestro per cercare la terraferma. Fino ad arrivare, quindi, nella baia di Koombana, Bunbury, in Australia. 

In Australia

Qui, al club velico locale, Bender è stato accolto e rifocillato, mentre un chirurgo ha potuto occuparsi del suo dito. «Ha detto qualcosa come... mmmh sei stato bravo», ha raccontato l'elvetico ad ABC.

Ora Bender non ha fretta di lasciare l'Australia. Le riparazioni della sua barca dureranno alcune settimane. Una volta pronto a partire, ha raccontato l'elvetico, il piano è quello di dirigersi a nord, lungo la costa dell'Australia occidentale, per visitare Shark Bay e il Kimberley.