Forca di San Martino, da Bellinzona il primo sì al progetto di Constantin

Stavolta Christian Constantin, presidente dell’FC Sion, architetto e promotore immobiliare che ha messo gli occhi sulla Forca di San Martino fissa delle date. «Posso immaginare che i lavori di costruzione, se non ci saranno opposizioni, potrebbero iniziare nel 2027 e concludersi nella primavera del 2030 con l’inaugurazione». A qualche anno, era il 2022, dall’annuncio sui media delle intenzioni del patron del Sion di ridisegnare la porta sud di Lugano con hotel, alloggi, strutture commerciali e votate all’intrattenimento là dove oggi si erge la struttura di Capo San Martino, è dunque lo stesso Constantin, sollecitato dal CdT, a rivelare quanto potrebbe mancare al traguardo. «Il progetto - riprende - sta seguendo il suo corso. È stato presentato a tutti i servizi di Bellinzona raccogliendo preavvisi positivi e oggi è tornato al Comune di Lugano per seguire il suo percorso legale».
Il presidentissimo del Sion pare insomma aver mantenuto lo stesso entusiasmo di alcuni anni fa, quando si era appunto iniziato a parlare della sua iniziativa, proprio su questo giornale, rivelando che Constantin aveva sottoscritto un diritto di compera per la pregiata struttura a picco sul lago. «Il mio progetto ridarà nobilità al lago di Lugano così come ha fatto Villa d’Este con il lago di Como», afferma l’imprenditore senza fornire per il momento ulteriori dettagli sui contenuti dell’operazione immobiliare rispetto a quanto già trapelato.
Al di là della volontà, che dunque è confermata - non un fatto trascurabile quando si parla di importanti e complessi investimenti immobiliari – stavolta Constantin immagina dunque anche una tempistica, prova cioè a prevedere quanti anni serviranno prima di vedere concretizzato ciò che ha in mente. Non un’operazione semplice, in realtà. Perché, come era già emerso, senza una variante di Piano regolatore ad hoc, la volumetria degli immobili esistenti non potrà subire modifiche. Tradotto, non si potrà costruire più di quanto è già costruito.
In tutto questo c’è comunque da sottolineare l’apertura manifestata a suo tempo dalla Città. Dato che Constantin nel 2022, l’anno in cui si era iniziato a parlare del suo progetto, aveva incontrato a più riprese il Municipio di Lugano, raccogliendo anche in quell’occasione pareri positivi. Ma non solo. Nel corso di un incontro successivo con il capo Dicastero sviluppo territoriale della Città, Filippo Lombardi si era arrivati a valutare una possibile modifica di Piano regolatore vincolata all’inclusione di contenuti di utilità pubblica che il patron si era impegnato a cofinanziare. Nel concreto si parlava del collegamento ciclo pedonale tra Paradiso e Melide. Un collegamento che proprio a inizio settembre ha visto un’accelerata. Visto che l’opera è stata inserita nel Programma di agglomerato di quinta generazione (PAL5) con priorità B, ossia con orientamento temporale 2035.
A tre anni dal clamoroso annuncio di voler ridare lustro alla Forca di San Martino e alla struttura che vi trova posto, oggi in stato d’abbandono e occupata per una notte nel 2023 dagli autogestiti, il vulcanico presidente dell’FC Sion, che in Svizzera Romanda ha compiuto e compie numerose operazioni immobiliari, non solo non si è perso d’animo, ma ha continuato a lavorare dietro le quinte per portare in porto ciò che vorrebbe realizzare. Prima muovendosi a livello locale, poi anche cantonale, coinvolgendo i servizi di Bellinzona e ricevendo da loro «preavvisi positivi».
Di tentativi di rilancio per la struttura tra Paradiso e Melide, ma in territorio di Lugano, si parla da decenni. A fine anni Duemila la proprietà aveva avanzato l’ipotesi di costruirvi un grattacielo (una struttura alberghiera di oltre un centinaio di camere) ma non se ne fece nulla. Nell’estate del 2021 sembrava lanciato invece il progetto «The Cliff» per inserire nella struttura un ristorante, un lounge e un club. Senza però arrivare a risultati concreti.