«Forse siamo solo a metà della catastrofe a Blatten»

«Abbiamo ancora molto di cui preoccuparci. Potremmo essere a metà della catastrofe», ha dichiarato oggi il presidente del governo vallesano Mathias Reynard alla radio RTS, all'indomani della frana che ha travolto Blatten. Ha poi sottolineato la solidarietà dimostrata.
«Lo scenario peggiore che si è verificato ieri potrebbe non essere la fine», ha spiegato il consigliere di Stato socialista. «Ci sono ancora centinaia di migliaia di metri cubi di roccia instabili», ha ricordato.
La situazione viene monitorata da vicino. Si stanno analizzando i vari scenari possibili per prevedere il peggio e prendere tutte le decisioni necessarie per proteggere la popolazione, ha aggiunto Reynard.
C'è già molta solidarietà in atto, ha sottolineato: nella valle, nel cantone e anche oltre, con la presenza dell'esercito e dei consiglieri federali. Anche il Consiglio di Stato ha dei rappresentanti sul posto.
Alla domanda sulla possibilità di un risarcimento per le persone colpite dal disastro, il ministro ha assicurato che il governo cantonale farà tutto il possibile per sostenerle. «Non deluderemo nessuno», ha promesso Reynard.
Reynard e i colleghi di governo Christophe Darbellay e Beat Rieder si sono recati oggi a Wiler, a valle di Blatten. Per Darbellay una cosa è chiara: la Lötschental rimarrà abitata. «Lasciare la valle non è un'opzione», ha affermato ai giornalisti. Anche Blatten sarà ricostruita. «Nessuno può dire se sarà esattamente nello stesso posto»: come, dove e quando non è ancora chiaro al momento.
«Ma dobbiamo offrire alla popolazione di Blatten una prospettiva a lungo termine», ha dichiarato Darbellay, che si è detto profondamente commosso dalla portata del disastro. Gli abitanti del villaggio hanno perso tutto, «la loro casa, i loro ricordi, la loro chiesa, il loro cimitero».