Politica

Francia: non passa la mozione di sfiducia al governo

Non ha raccolto i 287 voti che erano necessari per far cadere il governo francese la mozione di sfiducia «transpartisan» votata da tutte le opposizioni – Intanto i manifestanti sono in marcia, già in fiamme i cassonetti
© EPA/TERESA SUAREZ
Ats
20.03.2023 19:00

(Aggiornato)

Non ha raccolto i 287 voti necessari per far cadere il governo francese la mozione di sfiducia «transpartisan» del partito indipendente LIOT, votata da tutte le opposizioni al governo Borne dopo la riforma delle pensioni. Sono mancati 9 voti per la sfiducia che è stata votata da 278 parlamentari.

Per sfiduciare il governo di Elisabeth Borne sono mancati 9 voti, meno della metà di quelli che si pensava fosse il «margine di sicurezza» della maggioranza.

Sono in corso le prime dichiarazioni dei deputati che hanno votato la sfiducia. Mathilde Panot, per la France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, ha proclamato che «questi 9 voti risicati che mancano non risolvono niente. La situazione resta la stessa, noi continuiamo la mobilitazione fino al ritiro di questa riforma delle pensioni».

Manifestanti in marcia, già in fiamme i cassonetti

Gruppi di manifestanti stanno affluendo, dopo il «salvataggio» del governo di Elisabeth Borne dalla sfiducia per soli 9 voti in Assemblée Nationale, nei pressi della zona di Invalides. Altri arrivano verso Concorde. All'altezza di Place Vauban, non lontano dalla zona di Palais Bourbon (l'Assemblée Nationale), alcuni cassonetti sono già stati dati alle fiamme. La polizia è schierata da questa mattina fra Concorde e Champs-Elysées, che restano vietati agli assembramenti, e la zona di Invalides.

Nei pressi dell'Assemblée Nationale si sarebbero già riscontrati primi scontri fra i manifestanti arrivati per protestare contro la mancata sfiducia al governo per soli 9 voti.

Oggetti sono stati lanciati da parte dei manifestanti contro la polizia che aveva dato ordine di dispersione della manifestazione, non autorizzata. In risposta, diverse cariche e lancio di lacrimogeni. La situazione nella capitale francese si presenta molto tesa.

Respinta anche la mozione di sfiducia di Le Pen

È stata respinta ampiamente anche la seconda mozione di sfiducia contro il governo di Elisabeth Borne, quella presentata dal Rassemblement National di Marine Le Pen. I voti in favore della mozione sono stati 94 sui 287 necessari, 6 in più degli 88 deputati del partito.

Borne: «Sono determinata a trasformare la Francia»

La premier francese Elisabeth Borne si è detta «determinata a continuare a portare avanti le trasformazioni necessarie» alla Francia, dopo l'adozione della contestata riforma delle pensioni. «Sono determinata a continuare a portare avanti le trasformazioni necessarie al nostro Paese con i miei ministri e a consacrare tutta la mia energia a rispondere alle attese dei nostri concittadini», ha dichiarato la prima ministra alla France Presse, poco prima di recarsi all'Eliseo dal presidente Emmanuel Macron.

In un tweet pubblicato poco prima di recarsi all'Eliseo dal presidente Emmanuel Macron, la premier ha scritto: «Giungiamo al termine di un cammino democratico di questa riforma essenziale per il nostro Paese. È con umiltà e gravità che ho impegnato la mia responsabilità e quella del mio governo. Per il nostro sistema di pensioni per ripartizione. Per il nostro modello sociale».

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