Funerali in due giorni per Priebke

ROMA - Il feretro accolto con calci e pugni e al grido di assassini, un prete lefebvriano aggredito, gli agenti a separare manifestanti e militanti di estrema destra e la cerimonia sospesa. È stata una giornata ad altissima tensione quella dei funerali dell'ex capitano SS condannato per l'eccidio delle Fosse Ardeatine: esequie decise - ma a tarda sera non ancora celebrate - ad Albano Laziale, dopo il via libera del prefetto di Roma, contro la volontà del primo cittadino e dopo i tanti "no" arrivati nei giorni scorsi, primi tra tutti quelli del sindaco della capitale e del Vicariato. Intanto, Paolo Giachini ha comunicato di aver rimesso ai familiari dell'ex capitano delle SS morto settimana scorsa, il suo mandato di legale e tutore del defunto. "Non ho autorizzato il rito perché mancavano i familiari e gli amici più stretti", ha affermato martedì sera. Vi sono anche stati due fermi da parte della Polizia.
Ecco la cronaca di una giornata convulsa
Ore 14.30 - Arriva la notizia che il rito funebre si terrà in forma privata nell'Istituto San Pio X ad Albano Laziale, che appartiene ai Lefebvriani, i padri ultraconservatori.
Ore 15.20 - Il sindaco di Roma Ignazio Marino liquida con un "non mi risulta" le voci sull'ipotesi che la salma sarà cremata nella capitale.
Ore 15.30- "Stiamo valutando come non far svolgere i funerali di Priebke qui nel nostro comune. È una ferita lacerante. Sicuramente non consentiremo la tumulazione", dichiara il sindaco di Albano Laziale Nicola Marini.
Ore 16.00 - Comincia la protesta nel paese del Lazio: un gruppo di cittadini espone uno striscione davanti alla Chiesa dei funerali con su scritto "Priebke Boia" e grida "lo portino alla discarica".
Ore 16.10 - Dal Policlinico Gemelli di Roma parte,scortato da sei auto, il carro funebre con la salma di Priebke. Intanto il presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici definisce i lefebvriani "una setta ostile" agli ebrei.
Ore 16.20 - Il sindaco di Albano annuncia di aver firmato l'ordinanza per impedire il passaggio della salma di Priebke. Davanti alla Chiesa di San Pio V primi momenti di tensione ad tra le forze dell'ordine e alcuni manifestanti anti-Priebke
Ore 16.45 - Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro revoca l'ordinanza del sindaco. E il primo cittadino di Albano fa sapere che dopo i funerali la salma sarà riportata a Roma per la cremazione. Ore 17.10 - La folla tenta di aggredire un prete lefebvriano, che tra urla e spintoni entra nella Chiesa protetto dalle forze dell'ordine.
Ore 17.25 - Il carro funebre con la salma di Priebke viene preso a calci e pugni dai manifestanti e a stento entra in chiesa, assediato dai manifestanti che urlano 'assassinì e 'boià. Nel parapiglia una donna ha un malore e sviene.
Ore 17.40 - Gli agenti in tenuta antisommossa dividono i manifestanti dai gruppi di estrema destra che fanno il saluto fascista e gridano 'boia chi mollà. Tra i presenti il leader di Militia, Maurizio Boccacci, e militanti dell'organizzazione.
Ore 17.45 - La Prefettura di Roma chiarisce che sono stati i familiari di Priebke a chiedere il funerale religioso e che gli unici a rendersi disponibili sono stati i sacerdoti lefebvriani di Albano Laziale. Ma per l'Associazione partigiani della capitale si tratta di una decisione inaccettabile.
Ore 19.50 - La cerimonia funebre - a porte chiuse e riservata ad amici e parenti, come aveva spiegato il legale di Priebke Paolo Giachini - viene sospesa dal sacerdote dopo che il prefetto di Roma vieta l'ingresso nella Cappella ad un gruppo di appartenenti all'estrema destra.
Ore 20.15- Prende corpo l'ipotesi di un annullamento della cerimonia funebre: il sacerdote celebrante si sarebbe tolto i paramenti ed avrebbe lasciato il luogo della cerimonia
Ore 20.25 - Arriva la notizia che la salma di Priebke per la prossima notte resterà ad Albano Laziale. Sembra così allontanarsi l'ipotesi della cremazione già stasera nel Cimitero di Prima Porta a Roma.