Fusione parziale del nocciolo

TOKYO - I dati resi noti oggi dall'Autorità giapponese per la sicurezza nucleare industriale (Nisa) confermano che nel reattore numero 2 della centrale di Fukushima 1 è avvenuta la parziale fusione del nocciolo. Le misure, fornite per la prima volta dalla Nisa, si riferiscono all'acqua confinata nel circuito interno di raffreddamento del reattore, isolata perciò dall'ambiente esterno. Esperti italiani in contatto con la Nisa spiegano che in condizioni normali i livelli di radioattività dell'acqua di raffreddamento di un reattore nucleare sono molto più bassi e contengono azoto radioattivo e trizio. In questo caso i valori sono più elevati per la presenza di altri radionuclidi, che confermano ulteriormente la parziale fusione del nocciolo, già rilevata nei giorni scorsi. Per eseguire le misure è stato necessario «estrarre» un campione di acqua dal circuito interno di raffreddamento del reattore. Il personale che ha svolto questa operazione è stato fatto evacuare immediatamente, come prevedono le regole per la sicurezza, per ridurre al minimo i tempi di esposizione e quindi l'accumulo di radiazioni nell'organismo.