Svizzera

Gaza: denuncia penale contro Keller-Sutter, Cassis, Parmelin e Amherd

L'obiettivo della denuncia è quello di stabilire una «possibile complicità» da parte dei tre membri del Governo e della ex consigliera federale nei crimini perpetrati da Israele a Gaza e in Cisgiordania
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Ats
21.05.2025 12:00

Il Collettivo giurassiano per la pace a Gaza ha presentato una denuncia penale al Ministero pubblico della Confederazione (MPC) contro i consiglieri federali Karin Keller-Sutter, Ignazio Cassis e Guy Parmelin, nonché contro l'ex ministra della difesa Viola Amherd. L'obiettivo è quello di stabilire una «possibile complicità» da parte dei tre membri del Governo e della ex consigliera federale nei crimini perpetrati da Israele a Gaza e in Cisgiordania.

In un comunicato diramato oggi, il collettivo denuncia il silenzio degli Stati occidentali di fronte al massacro dell'esercito israeliano a Gaza. Chiede all'MPC di ritenere i tre consiglieri federali nonché l'ex ministra della difesa responsabili, in quanto complici, di crimini contro l'umanità, crimini di guerra ed eventualmente anche di genocidio.

In particolare, il collettivo vuole denunciare le decisioni, le omissioni o le mancate decisioni che potrebbero essere loro attribuite. Chiede all'MPC di indagare in vari ambiti e di chiarire questioni come: la Svizzera continua ad autorizzare l'esportazione e l'importazione di materiale bellico? È ancora coinvolta in partenariati tecnologici, accademici o di sicurezza con Israele? Gli accordi di cooperazione tra i due Paesi sono stati sospesi? La Svizzera ha condannato pubblicamente i reati commessi dallo Stato ebraico?

Vengono sollevate anche altre questioni, segnatamente sull'importazione in Svizzera di prodotti provenienti da insediamenti illegali in Cisgiordania e sulle relazioni commerciali, tecnologiche e finanziarie tra i due Paesi. In particolare, i querelanti chiedono all'MPC di determinare in che misura la ministra delle finanze Karin Keller-Suter abbia permesso alle banche svizzere di lavorare, investire e commerciare con Israele.

Infine, il Collettivo giurassiano per la pace a Gaza si dice preoccupato per le relazioni tra il Servizio delle attività informative della Confederazione e l'intelligence israeliana, nonché per i recenti contatti tra i responsabili dell'Ufficio federale dell'armamento (armasuisse) e lo Stato ebraico.

«Il nostro Paese è l'unico in Europa a non aver mai adottato alcuna sanzione contro i coloni violenti che agiscono impunemente in Cisgiordania. Questa mancanza di reazione può naturalmente essere vista da Israele come un'acquiescenza, o addirittura un via libera e un sostegno morale alla continuazione di questa colonizzazione», aggiungono.

Il collettivo sottolinea come la Corte penale internazionale e la Corte internazionale di giustizia dispongano di rapporti sui vari reati di cui Israele è accusato. «Questi documenti dovrebbero consentire alle autorità svizzere di dare seguito alla denuncia», insistono nel loro comunicato. Il mancato rispetto di questo obbligo comporta una responsabilità internazionale.