Gemelle: le ricerche proseguano

BERNA - Le ricerche devono andare avanti: «Vive o morte, da qualche parte sono sicuramente». Lo afferma, in un'intervista a «Le Matin Dimanche», Irina Lucidi, la mamma delle due gemelline Alessia e Livia, di cui non si hanno più notizie dallo scorso gennaio. «Forse non sapremo mai cosa è accaduto. Ma prima di dire questo bisogna assolutamente percorrere tutte le piste possibili e immaginabili». «Bisogna ritrovarle. Non ritrovarle crea un vuoto inaccettabile».Irina Lucidi critica nell'intervista l'assenza in Svizzera di strutture di sostegno ai familiari di persone scomparse. «Mi sono ritrovata sola, con i miei cari». Non ci sono istituzioni specializzate che forniscono assistenza in caso di fughe o rapimenti, contrariamente alla Francia, dove una linea telefonica offre in permanenza consulenza giuridica e psicologica. Questo tipo di sostegno «è cruciale, perché i genitori - quando vivono drammi del genere - hanno bisogno di essere informati. A me in polizia si limitavano a dire: niente di nuovo». Le vittime hanno bisogno di essere confortate, altrimenti «è terribile».Alessia e Livia sono state viste per l'ultima volta il 30 gennaio a Saint-Sulpice, la località del canton Vaud dove risiedevano. Il padre, Matthias Schepp, che le aveva preso con sé per il week-end, è morto suicida quattro giorni più tardi, dopo che si era gettato sotto un treno nei pressi della stazione di Cerignola, nel Foggiano.