Lugano

Ghiaccio a Sigirino: Lugano ci sarà

Sì alle convenzioni per la pista progettata da Ochsner - Respinta (non di molto) la proposta di obbligare il Municipio a pianificare subito una terza pista
Il progetto di Ochsner a Sigirino.
Giuliano Gasperi
13.11.2023 23:15

Come una stone (la pietra per il curling) scivola verso la realizzazione di un punto importante, così il contributo di Lugano alla costruzione di una pista per le discipline del ghiaccio a Sirigino sta scivolando indisturbato verso la sua meta. Non c’è neanche stato bisogno di «spazzare» più di tanto per agevolarne la corsa, stasera in Consiglio comunale: la partecipazione della Città al progetto promosso da Gianni Ochsner attraverso la società Gemmalux con un investimento totale di circa 50 milioni, di cui 18,1 per le infrastrutture dedicate agli sport del ghiaccio e il resto per spazi industriali e commerciali, è stata approvata a larga maggioranza. Lugano firmerà quindi due convenzioni. Una con la Gemmalux, che prevede un contributo fra i 600 e i 700 mila franchi l’anno per dieci anni per la copertura di un terzo dei costi di gestione della struttura (quelli elettrici) e per mettere a disposizione la pista di ghiaccio alle giovanili dell’HCL. L’altra con la Federazione Curling Ticino, alla quale la Città verserà fra i 90 e i 100 mila franchi all’anno per dieci anni, destinati come nel caso precedente alla copertura parziale dei costi di gestione dell’impianto.

Il dibattito è comunque stato «vivo» e si è aperto con la proposta di Edoardo Cappelletti (PC) di obbligare il Municipio a pianificare già ora una terza pista di ghiaccio pubblica. Proposta nata dal timore che la convenzione con la Gemmalux, un giorno, possa cadere e lasciare Lugano ai piedi della scala, nonostante lo stanziamento di un «ingente contributo a fondo perso». Perplesso Andrea Sanvido: «Pianificare ora una terza pista è un impegno troppo elevato per il Municipio: non sappiamo se la Città avrà le risorse per farlo». Meglio, secondo il consigliere comunale leghista, la collaborazione con il privato: «Oltre Gottardo sono state realizzate diverse strutture come quella di Sigirino, per le quali il pubblico e il privato hanno dimostrato di amalgamarsi molto bene». Sulla stessa frequenza Michele Malfanti: «È positivo che il Municipio abbia saputo cogliere l’opportunità di partecipare all’iniziativa di un partner con cui poter dialogare». L’esponente del Centro, tuttavia, avrebbe voluto risposte più chiare e complete da parte dell’Esecutivo sull’impatto che i contributi per questo progetto avranno sulle finanze comunali. «E poi - ha aggiunto Tamara Merlo (Più Donne) - non vengono mai chiesti contributi ad altri Comuni: un altro aspetto su cui ragionare». «In questo Consiglio comunale c’è un partito trasversale a favore dell’Hockey Club Lugano - ha incalzato Carlo Zoppi (PS) - ma non va bene: non possiamo essere succubi di una società anonima». «Non accetto queste parole» ha risposto il sindaco Michele Foletti. «Auguro a Zoppi un giorno di avere un figlio tifoso dell’HCL e appassionato di hockey, e di doverlo portare all’allenamento alle 6 del mattino perché mancano ore ghiaccio». Alla fine la proposta di Cappelletti è stata accantonata, ma non di molto: 5 voti.

Spazio al glamping

In apertura di seduta, il plenum ha dato luce verde al progetto di rilancio della piscina di Carona, che passa per la concessione di un credito di progettazione di 1,1 milioni, una modifica del Piano regolatore e la firma di una convenzione con il TCS (che comunque era già stata firmata dalle parti: cosa che ha lasciato perplessi diversi consiglieri comunali) affinché quest’ultimo possa costruire un glamping all’interno della struttura. Il «pacchetto» è stato approvato a larga maggioranza e il progetto può quindi proseguire. L’attuale grande piscina verrà divisa in tre vasche: una dedicata ai tuffi e a due nuovi scivoli, una ai nuotatori e una al relax. Verrà anche rifatta la vasca per i più piccoli e inserito un parco giochi accessibile tutto l’anno. Per quanto riguarda il glamping, il «progetto nel progetto» è stato ridimensionato rispetto alle intenzioni iniziali, che in paese avevano fatto un po’ discutere: da 15.000 metri quadrati si è passati a 8.800, e da una sessantina di alloggi a 32.

Ecocentro e piazza sul fiume

Se n’è parlato meno rispetto ad altri temi, ma la realizzazione di un nuovo ecocentro a Pregassona (zona Ruggì) non è un progetto da poco, e ieri il Consiglio comunale ha stanziato il credito necessario per costruirlo: 4 milioni di franchi, di cui 600.000 franchi per l’acquisizione di terreni. Approvato anche il progetto da 3,7 milioni per la sistemazione idraulica del Cassarate, la rinaturazione del riale Ligaino e la realizzazione di una piazza sul fiume.