Giappone preoccupato dalla cannabis

TOKYO - Allarme in Giappone per l'incremento di reati collegati all'utilizzo di cannabis, che nel 2009 hanno toccato la quota record di 2'931 casi, +6,3% su base annua. Secondo i dati diffusi dalla polizia nazionale, il risultato del 2009 segnala il primato assoluto di reati del genere dal lontano 1956, quando si iniziò a raccogliere questo tipo di statistiche, oltre a confermare la tendenza in crescita per la coltivazione casalinga della cannabis in luogo dell'acquisto dagli spacciatori.A fronte di un netto calo dei sequestri di marijuana e hashish, 212 chilogrammi, un quarto rispetto ai livelli del 2005, si è registrato sullo stesso periodo il raddoppio di serre e coltivazioni 'casalinghe', a quota 312 casi nel 2009. I reati legati all'utilizzo o al semplice possesso di cannabis (quest'ultimo considerato illegale nel Sol Levante) rimangono diffusi in gran parte tra i più giovani, con il 61,4% dei casi riguardante persone al di sotto dei 30 anni.Stabile, invece, il consumo di stimolanti, che costituisce da anni la fetta più consistente dei reati per droga in Giappone, con 11'688 casi e 356,2 chilogrammi di sostanze sequestrate dalla polizia nel 2009.