Giornalista russo ucciso a botte

Arrestato il poliziotto responsabile della sua morte
Ap
20.01.2010 14:49

MOSCA - Un giornalista russo è morto oggi dopo essere stato picchiato con violenza da un poliziotto nella città di Tomsk, in Siberia. Konstantin Popov, che lavorava per il settimanale  «Tomskaia Nedelia», è morto in ospedale dopo aver passato due settimane in coma, ha precistato la sua collega Ioulia Ivanova.

La giornalista ha spiegato che Popov era stato mutilato mentre era in cella, dove era rinchiuso. È stato massacrato di botte prima di ricevere un colpo di arma da fuoco nei genitali, ha dichiarato Ivanova all'Associated Press. Secondo lei i fatti non sono legati alla sua professione o inchieste. "Può succedere a chiunque di questi tempi" ha affermato. Le autorità di Tomsk hanno confermato che il giornalista è morto in seguito alle gravi ferite e che il poliziotto, Alexei Mitaiev, è stato arrestato e incolpato lesioni e abuso di potere.

Sono almeno 16 i giornalisti uccisi in Russia negli ultimi 10 anni. La maggior parte avevano scritto articoli critici nei confronti delle autorità. Recentemente diversi poliziottirussi sono stati incolpati di omicidio, lesioni e altri abusi. In aprile un agente ubriaco aveva ucciso due persone e ne aveva ferite altre sette in un supermercatio a Mosca.