Guerra in Ucraina

Giro di vite sullo statuto di protezione S

In futuro sarà concesso soltanto alle persone provenienti da regioni ucraine in cui la vita e l'integrità fisica sono concretamente minacciate – La SEM può revocare lo statuto S se una persona ha soggiornato in Ucraina ripetutamente o per un lungo periodo
© CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Online
25.06.2025 11:45

In futuro lo statuto di protezione S sarà concesso soltanto alle persone provenienti da regioni ucraine in cui «la vita e l’integrità fisica sono concretamente minacciate». Lo ha deciso oggi il Consiglio federale. Le persone con lo statuto S potranno inoltre soggiornare in Ucraina soltanto per 15 giorni per semestre. Berna intende così attuare tre interventi parlamentari e nella seduta del 25 giugno 2025 ha deciso di inviare queste proposte in consultazione.

Le valutazioni della SEM

In futuro, quindi, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) distinguerà tra regioni «sicure» e «non sicure». Secondo una valutazione attuale della SEM, in diverse regioni occidentali del Paese controllate dall’Ucraina «non sono in corso intensi combattimenti». In futuro, le persone residenti in queste regioni che giungeranno in Svizzera otterranno lo statuto di protezione S solo in casi eccezionali. Poiché la situazione di sicurezza in Ucraina è in continua evoluzione, le regioni definite come «sicure» potranno essere adeguate in qualsiasi momento.

Le persone escluse dallo statuto S potranno comunque presentare una domanda d’asilo in Svizzera.

Con questa limitazione geografica della cerchia di persone cui è possibile accordare lo statuto S, il Consiglio federale attua la mozione della «senatrice» Esther Friedli (UDC/SG), accolta dal Parlamento nella sessione invernale 2024. In caso di proroga dello statuto S nell’autunno 2025, il Consiglio federale adeguerà di conseguenza la sua decisione di portata generale dell’11 marzo 2022 sulla concessione della protezione provvisoria, dopo aver consultato i Cantoni, le istituzioni di soccorso e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR). Il Consiglio federale intende inoltre continuare a coordinarsi strettamente con l’UE.

Limitati i viaggi in Ucraina

Adeguando la prassi relativa alla durata di soggiorno consentita nel Paese di origine o provenienza, il Consiglio federale attua le mozioni di Benedikt Würth (Centro/SG) e Nicolò Paganini (Centro/SG), anch’esse accolte dal Parlamento nella sessione invernale 2024.

La SEM può revocare lo statuto S se una persona ha soggiornato in Ucraina ripetutamente o per un lungo periodo. In futuro le persone con statuto S potranno soggiornare nel Paese d’origine al massimo per 15 giorni per semestre. Attualmente sono consentiti 15 giorni per trimestre. Questo adeguamento è in linea con la modifica della legge federale sugli stranieri e la loro integrazione decisa dal Parlamento nel 2021, che vieta i viaggi all’estero alle persone ammesse provvisoriamente, alle persone bisognose di protezione e ai richiedenti l’asilo. La consultazione sulle ordinanze esecutive necessarie per l'entrata in vigore di questa modifica e sulle disposizioni derogatorie previste per le persone con statuto di protezione S provenienti dall'Ucraina sarà avviata a fine ottobre 2025.

Per il momento lo statuto di protezione S non è equiparato all’ammissione provvisoria

Il Consiglio federale intende per il momento rinunciare a una revisione di legge volta a equiparare lo statuto di protezione S all’ammissione provvisoria. A suo avviso, l’elaborazione di un progetto in tal senso sarà opportuna solo dopo aver maturato esperienza con la revoca dello statuto S per persone provenienti dall’Ucraina. A prescindere da ciò, il Consiglio federale intende eliminare le differenze esistenti in materia di attività lucrativa, al fine di promuovere ulteriormente il tasso d’occupazione delle persone con statuto di protezione S. La consultazione su questo avamprogetto è terminata il 2 giugno 2025.

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