Giulio Tremonti sulla graticola

ROMA - Settimana di fuoco per Giulio Tremonti, il ministro più potente di Berlusconi, grande fustigatore della Svizzera e della piazza finanziaria ticinese. In questi giorni, infatti, il Parlamento italiano deciderà sull?arresto o meno del suo ex braccio destro Marco Milanese accusato di una sfilza di reati molto gravi. Com?è conciliabile l?immagine del politico che chiede sacrifici a tutti con quella dell?uomo che nel proprio ministero permette, non si sa quanto consapevolmente, a un «maneggione» di sperperare soldi pubblici e, peggio, di infrangere pesantemente le leggi? Se, come è possibile, la Camera ne autorizzerà l?arresto, Tremonti si dimetterà? E in tal caso il governo italiano, già traballante, riuscirebbe a reggere il colpo? In attesa di saperne di più vi raccontiamo la storia, inquietante, che fa tremare i polsi a Giulio Tremonti. E vi proponiamo un commento alla vicenda del giornalista e saggista Gian Antonio Stella.