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Russia e Ucraina hanno cominciato il maxi scambio di prigionieri concordato nei negoziati di Istanbul – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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15:52
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Russia e Ucraina hanno cominciato il maxi scambio di prigionieri concordato nei negoziati di Istanbul
Russia e Ucraina hanno cominciato il maxi scambio di prigionieri concordato nei negoziati di Istanbul, che proseguirà nei prossimi giorni. Ne danno notizia le agenzie russe.
La Russia ha restituito all'Ucraina 270 prigionieri e 120 civili, ha affermato il Ministero della Difesa russo. In risposta, sono stati rimpatriati 270 militari russi e 120 civili, tra cui alcuni civili della regione di Kursk catturati dalle forze armate ucraine, riporta Sky News.
I 390 rilasciati sono stati consegnati dagli ucraini alla Bielorussia, da dove rientreranno in patria. Lo rendono noto le agenzie russe.
14:06
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«La Svizzera disponibile a ospitare futuri incontri fra Ucraina e Russia»
«La Svizzera ha confermato la propria disponibilità a ospitare anche futuri incontri volti a raggiungere una soluzione pacifica» nel conflitto in Ucraina. Lo ha scritto su Telegram il capo dell'Ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, dopo un colloquio con l'inviato speciale del Consiglio federale per gli Stati Uniti, Gabriel Lüchinger, con cui - sottolinea - «si è discusso anche del futuro del dialogo per una pace giusta».
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha confermato all'agenzia Keystone-ATS la conversazione telefonica tra l'ambasciatore Lüchinger e Yermak. Secondo il DFAE, la Svizzera persegue una politica di dialogo con tutte le parti. È pronta a offrire i suoi buoni uffici per sostenere un vero processo di pace tra Russia e Ucraina. I servizi di Ignazio Cassis non hanno voluto commentare il contenuto dei colloqui.
Lüchinger, che è anche capo della Divisione sicurezza internazionale del DFAE, si recherà a Mosca la prossima settimana per una conferenza. Ha ricevuto un invito per l'evento che si terrà dal 27 al 29 maggio nella capitale russa. CH Media aveva già riferito stamane della sua partecipazione.
La conferenza è l'«International Meeting of High-Ranking Officials responsible for Security Matters», ha precisato il DFAE. La Russia organizza questa evento ogni anno. Negli ultimi anni, l'ambasciatrice a Mosca e l'addetto alla difesa hanno partecipato a parti della conferenza per conto della Svizzera.
Secondo il DFAE, Lüchinger approfitterà della conferenza per avere colloqui con i rappresentanti del governo russo. Tuttavia, sono previsti anche incontri con rappresentanti di delegazioni straniere, in particolare del Sud globale. Lüchinger si recherà a Mosca da solo.
Nato a San Gallo nel 1977, Lüchinger ha svolto un ruolo chiave nella conferenza sull'Ucraina sul Bürgenstock (NNW) del giugno dello scorso anno. All'epoca la Russia non era stata invitata formalmente. Secondo il DFAE, la Svizzera ha ripetutamente segnalato la sua disponibilità a estendere un invito alla Russia. Mosca, invece, ha ripetutamente segnalato di non essere interessata a partecipare alla conferenza.
Lunedì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che Kiev stava «studiando tutte le possibilità» per quanto riguarda la sede di un nuovo incontro bilaterale con i russi, tra cui «Turchia, Vaticano e Svizzera». La Confederazione è tuttavia considerata Paese ostile dalla Russia (contrariamente alla Turchia). Sarà difficile che la Svizzera, che non è più considerata neutrale da Mosca, possa ospitare incontri. Questo concetto è stato ribadito più volte da Mosca.
Quanto al Vaticano, stamane il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato che «non è elegante che Paesi ortodossi discutano in una sede cattolica delle questioni relative alla eliminazione delle cause fondamentali» del conflitto, aggiungendo che tra queste «cause fondamentali» vi è quello che ha definito «il percorso di distruzione della Chiesta ortodossa ucraina» da parte delle autorità di Kiev.
13:02
13:02
Merz esorta Xi: «Sostenga gli sforzi per la tregua a Kiev»
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha avuto una telefonata con il presidente cinese Xi Jinping, al quale ha chiesto di sostenere gli sforzi europei per raggiungere una tregua in Ucraina. Lo ha riferito il portavoce Stefan Korenelius in una nota.
Il Kanzler «ha riferito degli sforzi congiunti di Europa e Stati Uniti per raggiungere un cessate il fuoco anticipato. E ha chiesto di sostenere questi sforzi», si legge nel comunicato.
«Entrambi hanno manifestato l'intenzione di affrontare da partner le sfide globali», si legge ancora nella nota. I due hanno concordato, infine, «di portare avanti lo scambio e sviluppare ulteriormente la collaborazione bilaterale».
Merz e Xi Jinping - riferisce il portavoce Stefan Kornelius - hanno sottolineato «l'importanza delle relazioni economiche tra Germania e Cina. Il cancelliere Merz ha sottolineato l'importanza della concorrenza leale e della reciprocità».
Precedentemente il network statale di Pechino Cctv aveva riferito che Xi Jinping aveva avuto un colloquio telefonico con Merz, «su richiesta di quest'ultimo».
12:53
12:53
Trump: «Considerevole scambio di prigionieri fra Russia e Ucraina»
Il presidente Usa Donald Trump ha annunciato su Truth che «un considerevole scambio di prigionieri è stato appena completato fra Russia e Ucraina. Congratulazioni a entrambe le parti di questo negoziato. Questo potrebbe portare a qualcosa di grosso?».
12:01
12:01
«Ortodossi nel cuore del cattolicesimo? Irrealistico l'incontro russo-ucraino in Vaticano»
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha giudicato «irrealistico» un incontro tra delegazioni russa e ucraina in Vaticano. Lo riferisce l'agenzia Tass.
«Non è elegante che Paesi ortodossi discutano in una sede cattolica delle questioni relative alla eliminazione delle cause fondamentali» del conflitto, ha detto Lavrov, aggiungendo che tra queste «cause fondamentali» vi è quello che ha definito «il percorso di distruzione della Chiesta ortodossa ucraina» da parte delle autorità di Kiev.
«Penso che non sarebbe facile per lo stesso Vaticano ricevere delegazioni di due Paesi ortodossi in queste condizioni», ha concluso il capo della diplomazia russa.
11:58
11:58
«92 droni ucraini sulla Russia nella notte, 8 feriti»
Le forze ucraine hanno lanciato la scorsa notte 92 droni sul territorio russo, provocando almeno otto feriti. Secondo il ministero della Difesa, 24 dei velivoli senza pilota sono stati intercettati sulla regione di Mosca, dopo i 22 della giornata di ieri.
Negli ultimi giorni, a causa dell'intensificarsi degli attacchi ucraini, i quattro aeroporti internazionali della capitale russa sono stati chiusi a singhiozzo al traffico, con centinaia di voli che hanno subito ritardi.
Nella regione di Lipetsk i rottami di un drone intercettato dalle difese antiaeree sono precipitati su una zona industriale nell'area di Yelets provocando un incendio e il ferimento di otto persone, secondo quanto riferito dal governatore, citato dall'agenzia Tass.
06:38
06:38
Il punto alle 6.00
Le autorità russe sono state costrette a chiudere gli aeroporti di Mosca a causa di una raffica di attacchi di droni ucraini durante la notte, hanno riferito i funzionari russi e i media statali, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent.
Le operazioni sono state sospese negli aeroporti di Mosca Vnukovo, Domodedovo e Zhukovsky. Secondo il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin, la difesa aerea russa avrebbe abbattuto sei droni che «volavano verso Mosca».
Alle 2:41 ora locale, Sobyanin ha riferito che altri tre droni sarebbero stati abbattuti. I servizi di emergenza stanno lavorando sul luogo dell'impatto. Non si segnalano vittime. Per tre notti consecutive, l'Ucraina ha lanciato massicce ondate di droni in profondità nel territorio russo.
Gli ultimi attacchi, ricorda il giornale di Kiev, si inseriscono in una campagna concertata di droni ucraini per interrompere i viaggi aerei in Russia. L'Ucraina ha lanciato centinaia di droni, costringendo almeno 217 chiusure temporanee di aeroporti in tutta la Russia dal 1. gennaio.