Bilancio

Gli elementi erano scatenati: anno record per i pompieri

Centinaia di interventi di soccorso in più per i militi cittadini del 2022 – Sono aumentate soprattutto le uscite per domare incendi e per i problemi causati da eventi naturali – A fine giugno aprirà la sede distaccata all'aeroporto
© Gabriele Putzu
Giuliano Gasperi
20.04.2023 06:00

Un incendio, una frana, un incidente chimico, una persona intrappolata fra le lamiere di un’automobile, una cantina allagata e una casa infestata dai calabroni. Non è successo tutto nello stesso momento, per fortuna del comandante Federico Sala e dei suoi militi, ma il 2022 dei Pompieri di Lugano è stato particolarmente intenso. Dati alla mano, il più intenso di sempre: 1.596 interventi di soccorso – comprese le disinfestazioni, 282, che in passato venivano inserite solo in parte nel calcolo – contro i 993 del 2021. Nel 1970, per fare un salto indietro nel tempo, erano stati 448. Sono aumentate fino a stabilire un record anche le prestazioni di vari servizi alla popolazione (prevenzione, corsi, consulenze) salite lo scorso anno a 2.873.

Difficile analizzare 

Entrando nello specifico, l’impennata degli interventi di soccorso (+362 al netto delle disinfestazioni) è dovuta soprattutto alla crescita del numero d’incendi (il core business dei pompieri, +157 rispetto al 2021), ma sono aumentati in modo consistente anche gli interventi per eventi naturali (+90), i salvataggi (+43) e le uscite per problemi chimici (+41). Sulle ragioni di questi numeri, il comandante Sala è prudente: «Non è semplice analizzarle, sono dovute a diversi fattori. Di sicuro un ruolo l’hanno avuto i cambiamenti climatici, in particolare la siccità e il ripetersi di temporali molto intensi». Fra gli episodi più significativi ricordati dai pompieri ci sono l’esplosione di una centrale delle FFS a Collina d’Oro (24 febbraio), gli incendi boschivi nel Malcantone (10-17 gennaio), l’esondazione di un riale ad Agno (7 agosto), l’allagamento del Liceo Lugano 2 a Savosa (24 settembre), la fuga di azoto da un tubo rotto a Barbengo (15 luglio), l’inquinamento nel Cassarate (18 luglio), il salvataggio di un bambino rimasto bloccato in un ascensore a Lugano (10 febbraio) e di una persona rimasta incastrata sotto un albero a Sonvico (29 marzo), un palo della luce abbattuto dal vento a Figino (4 luglio), il ferimento di una persona rimasta schiacciata da un tornio ad Agno (27 gennaio) e un incidente d’auto all’alpe Bolla a Cadro (3 novembre).

Malcantone più protetto

Con il fuoco non si scherza. E sul fuoco non si risparmia. Così, in virtù dei sempre più numerosi interventi, i Pompieri di Lugano non dovrebbero essere toccati dalla nuova stagione di risparmi appena inaugurata dalla Città. Così, ieri durante una conferenza stampa, si è espressa la municipale responsabile della sicurezza Karin Valenzano Rossi. Niente tagli, quindi. Anzi: investimenti. Come quello da 5,4 milioni per l’ammodernamento della caserma di via Trevano e la ristrutturazione dei suoi appartamenti di servizio, i cui lavori dovrebbero essere conclusi rispettivamente nel 2025 e nel 2027. Entro la fine del prossimo mese di giugno, invece, è prevista l’apertura del nuovo distaccamento dei pompieri di Lugano all’aeroporto di Agno. Si tratta di una sede che il Corpo cittadino ha chiesto di poter avere per essere più veloce nei suoi interventi in quella zona, penalizzata come noto da grossi problemi di viabilità.