Gli Stati membri approvano la partecipazione della Svizzera al progetto militare dell'UE

Gli Stati membri dell'Unione europea (UE) hanno approvato ieri la partecipazione della Svizzera a un progetto di difesa europeo. Affinché la Confederazione diventi membro del progetto «Military Mobility» è tuttavia ancora necessario un accordo amministrativo.
La Svizzera soddisfa le condizioni e apporterà un valore aggiunto «considerevole» al progetto, ha annunciato ieri sera il Consiglio dell'Unione europea. La Confederazione aveva depositato una domanda di partecipazione a settembre.
In una prossima tappa, i Paesi Bassi, che detengono la presidenza del progetto, inviteranno formalmente la Svizzera a parteciparvi, è stato aggiunto. La Svizzera dovrà poi concludere un accordo per diventare membro a pieno titolo.
Il progetto «Military Mobility» mira a semplificare la mobilità militare sul territorio europeo. In futuro, le richieste di trasporto transfrontaliero potranno essere elaborate e approvate in pochi giorni.
Oltre ai 26 Stati membri dell'Ue - tutti tranne Malta - partecipano al progetto anche Canada, Norvegia e Stati Uniti, mentre il Regno Unito (Gran Bretagna e Irlanda del Nord) sta ancora negoziando.
Lo scorso agosto, il Consiglio federale ha approvato la partecipazione della Svizzera a due progetti dell'iniziativa di difesa dell'Ue per la cooperazione strutturata permanente Pesco (Permanent Structured Cooperation). Oltre a «Military Mobility», il governo svizzero intende partecipare anche a «Cyber Ranges Federation».
Questo progetto mira a migliorare la cooperazione nell'ambito della cyber difesa collegando gli ambienti di simulazione informatica di diversi Paesi per creare un ambiente di esercizio più realistico. Per questo progetto gli Stati membri dell'Ue non hanno ancora preso alcuna decisione.