Il dato

Gli svizzeri non risparmiano abbastanza elettricità

L'obiettivo volontario di risparmio energetico fissato dal Consiglio federale non verrà raggiunto a fine marzo: a febbraio il calo dei consumi si è fermato a un «misero» 5,3%
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Red. Online
09.03.2023 09:15

Stiamo risparmiando abbastanza elettricità? Non proprio. A febbraio, la Svizzera non ha ancora raggiunto l'obiettivo di risparmio energetico fissato dal Consiglio energetico. Ovvero, una riduzione del 10% durante i mesi invernali: da ottobre a marzo.

Il mese appena conclusosi, insomma, non è stato tanto diverso dagli altri, con un calo del 5,3% secondo gli ultimi dati diffusi dalla Confederazione. E dire che quest'ultimo mese di febbraio è stato ancora più caldo rispetto agli anni precedenti.

I cittadini elvetici sono stati bravi a fare economia in ottobre, con il 7,1% di energia risparmiata. Va detto che, all'epoca, le richieste del Consiglio federale erano ancora «fresche». Al contrario, a dicembre il risparmio si è attestato su un misero 2%.

Quanto bisognava risparmiare?

L'obiettivo, dunque, non è stato e non verrà raggiunto. Tradotto: no, la Svizzera non riuscirà a risparmiare 3.153 gigawattora di elettricità entro la fine di marzo. A fine febbraio, infatti, la Confederazione nell'insieme aveva salvato 1.403 gigawattora o, se preferite, il 45% dell'obiettivo fissato dal Consiglio federale.

Possibile? Evidentemente sì. Neppure il carovita ha potuto, in questo senso, incidere. Gli svizzeri, infatti, non si sono lasciati scoraggiare dall'aumento dei prezzi dell'elettricità né tantomeno dal piano di emergenza varato dal Consiglio federale settimana scorsa. Un piano che prevede, ad esempio, una temperatura massima di 20 gradi per il riscaldamento di abitazioni e uffici. A seconda del livello di urgenza, vi sarebbero anche restrizioni nell'uso di dispositivi elettronici per arrivare addirittura al divieto di accendere insegne luminose o di adoperare i cannoni da neve sulle piste.

Ufficialmente, la situazione a livello di approvvigionamento è complicata se non tesa. Per quanto, ribadiscono gli esperti, stabile. La siccità, ovviamente, preoccupa. Ma i serbatoi elvetici sono pieni al 46%. Una media superiore rispetto a quella a lungo termine. Le scarse precipitazioni di gennaio e febbraio, però, hanno fatto sì che i livelli dei fiumi al momento siano più bassi. Lo stesso dicasi per il manto nevoso in montagna. 

In ogni caso, trattandosi di un obiettivo di risparmio volontario, il fatto di averlo mancato non avrà alcuna conseguenza.

Avanti così anche il prossimo inverno

Gli sforzi della Confederazione, concludendo, sono già concentrati sul prossimo inverno. «La situazione dell'approvvigionamento energetico in Svizzera e in Europa rimane tesa e dovrebbe essere ancora più impegnativa nell'inverno 2023-24 rispetto all'inverno in corso», ha spiegato l'Ufficio federale dell'energia in un comunicato stampa.

Il Consiglio federale non vuole quindi allentare i suoi sforzi di risparmio. Per questo ha deciso, nella sua ultima riunione, di proseguire l'iniziativa di risparmio energetico. Ai 14 milioni di franchi già stanziati per la campagna di risparmio si aggiungono dunque altri 7 milioni di franchi.

E chissà, forse il prossimo inverno i cittadini elvetici si dimostreranno molto più bravi e previdenti. E troveranno modo di risparmiare davvero energia.

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