Il caso

Gli USA contro Amazon: «Tattiche ingannevoli su Prime»

«Amazon ha ingannato i suoi clienti spingendoli a iscriversi a Prime senza il loro consenso e rendendo poi difficili i loro tentativi per cancellarsi»
© KEYSTONE (AP Photo/Mark Lennihan)
Ats
21.06.2023 21:07

Amazon ha ingannato i suoi clienti spingendoli a iscriversi a Prime senza il loro consenso e rendendo poi difficili i loro tentativi per cancellarsi.

È l'accusa mossa dalle autorità americane contro il colosso delle vendite online in una causa presentata alla corte federale di Washington, nella quale il processo di cancellazione dell'abbonamento da parte dei consumatori viene descritto come l'Iliade di Omero.

«Amazon ha ingannato e intrappolato la gente in abbonamenti senza il loro consenso, frustrandoli e costando loro un significativo ammontare di denaro. Queste tattiche di manipolazione danneggiano i consumatori», afferma la presidente della Federal Trade Commissione Lina Khan, da anni critica di Amazon e di altri giganti tecnologici per il loro eccessivo potere.

Khan è stata nominata da Joe Biden nel 2021 e sia Facebook che Amazon avevano richiesto, poco dopo la sua conferma, che facesse un passo indietro su qualsiasi tema che le riguardasse considerate le precedenti aspre critiche nei confronti delle loro società.

La Ftc nell'azione legale, la prima dell'era Khan contro Amazon, spiega che il gigante ha usato un'interfaccia «manipolatrice e ingannevole» per spingere gli utenti a rinnovare automaticamente i loro abbonamenti a Prime, il servizio a pagamento con il quale si possono godere di consegne accelerate ma anche dell'accesso allo streaming di Amazon e al suo catalogo musicale di 100 milioni di canzoni.

Secondo i critici, Prime è centrale per Amazon in quanto le consente di mantenere i clienti all'interno del suo negozio online. E proprio il servizio di abbonamento è, in base ad alcuni studi, il motore che consentirà ad Amazon di superare Walmart nel 2024 affermandosi come il maggiore rivenditore americano.

«La leadership» del colosso delle vendite online «ha rallentato o respinto modifiche che avrebbero reso più facile per i clienti cancellare Prime», mette in evidenza la Ftc osservando come per chi vuole cancellare l'abbonamento è difficile trovare la pagina online per farlo.

Una volta trovata il cliente viene bombardato con offerte per cercare di fargli cambiare idea. L'azione legale è una nuova grana per Amazon che lo scorso mese ha patteggiato altre di cause con la Ftc, una riguardo ad Alexa e un'altra relativa alla privacy dei clienti e Ring, i suoi sistemi di sorveglianza della casa.