Gli USA tentarono di liberare Foley

L'Isis aveva chiesto un riscatto ai famigliari, al suo editore e agli USA - Ancora molti ostaggi
Red. Online
21.08.2014 07:36

NEW YORK - Gli USA avevano tentato di liberare in un blitz James Foley, il giornalista decapitato dall'Isis in un videomessaggio scioccante (vedi i suggeriti). In cambio dle rilascio del giornalista l'Isis aveva inizialmente chiesto cento milioni di euro alla sua famiglia e alla testata per la quale lavorava. Anche agli USA sarebbe stato chiesto un riscatto al quale fu risposto picche. Momentaneamente sono prigioniere dell'isis oltre 20 persone.

Con un blitz autorizzato dal presidente Obama, le forze speciali USA hanno tentato all'inizio di luglio di liberare il giornalista James Foley e altri ostaggi americani detenuti in Siria dagli jihadisti dell'Isis, ma l'operazione non è andata a buon fine perchè gli ostaggi non erano nel luogo in cui il commando ha fatto irruzione. La rivelazione arriva direttamente dal Pentagono, all'indomani della diffusione del terribile filmato della decapitazione di Foley. All'operazione hanno partecipato forze aeree e terrestri.Di recente i militanti dell'Isis hanno sequestrato altri quattro ostaggi stranieri tra Aleppo e Idlib: si tratterebbe di due donne italiane, un danese e un giapponese. Lo scrive il The Guardian nell'edizione americana del sito online. I sequestri porterebbero a oltre 20 il numero degli stranieri ostaggio dei militanti islamici. Sarebbero giornalisti, fotografi o operatori umanitari. Dopo il sequestro sono stati trasferiti a Raqqa, la roccaforte Isis nel nord della Siria. Il quotidiano britannico osserva che i rapimenti si sono dimostrati un buon affare per i militanti islamici dal momento che negli ultimi sei mesi almeno dieci ostaggi tra cui un danese, tre francesi e due spagnoli sono stati liberati dopo lunghi negoziati con i rapitori che avevano chiesto in cambio un riscatto.

E infatti è giunta notizia che l'Isis volsse un riscatto di cento milioni di euro dalla famiglia di James Foley e dall'editore della sua testata, il Global Post, in cambio del rilascio del giornalista. Lo scrive il Wall Street Journal citando Phil Balboni, direttore e CEO del giornale online per cui lavorava il giovane reporter. "Poi è arrivato il messaggio della scorsa settimana, e stavolta senza richieste", ha detto Balboni al quotidiano.

James Foley non era il solo americano nelle mani dell'Isis: i miliziani hanno minacciato di uccidere "almeno altri tre cittadini USA" se le loro richieste non saranno accolte, scrive da parte sua il New York Times citando interviste con sequestrati liberati di recente, membri delle famiglie e mediatori che cercano di ottenerne la libertà.

Sulla base di informazioni fornite dai Foley e da un ex ostaggio detenuto con lui, il Times conferma che l'Isis aveva chiesto agli USA un riscatto. Gli USA si erano rifiutati.

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