Stati uniti

Google rompe con Huawei

Anche le aziende statunitensi produttrici di chip e microchip voltano le spalle al gigante tecnologico cinese, in linea con l’Amministrazione Trump
Foto Keystone
Ats
20.05.2019 06:32

WASHINGTON (aggiornata alle 11.00) - Google rompe con Huawei, sospendendo ogni attività portata avanti con il colosso tecnologico cinese, all’avanguardia nella realizzazione delle reti di nuova generazione 5G. Lo riporta in esclusiva l’agenzia stampa Reuters. Si tratta di uno schiaffo dolorosissimo per Huawei, dopo che l’amministrazione Trump ha inserito l’azienda nella lista nera vietandone l’uso per motivi di sicurezza nazionale. Nel dettaglio - spiega Reuters - gli smartphone e gli altri apparati Huawei venduti fuori dalla Cina dovrebbe perdere l’accesso agli aggiornamenti del sistema operativo di Google, Android. Non solo, dovrebbero perdere l’accesso anche ad alcuni dei popolarissimi servizi di Google come il Google Play Store, YouTube e il servizio di posta elettronica Gmail.

Oltre al colosso dei motori di ricerca solo Google anche le aziende statunitensi produttrici di chip e microchip - da Intel a Qualcomm, da Xilinx a Broadcom - si sono adeguate alla linea dettata dall’Amministrazione Trump e hanno tagliato i ponti con Huawei, congelando le forniture destinate al gigante tecnologico cinese. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, che spiega come le varie società hanno già informato i propri dipendenti. Si tratta di sviluppi che rischiano di portare alle stelle le tensioni tra Washington e Pechino, già impegnate in un braccio di ferro sui dazi.

In seguito è poi giunta una precisazione da parte di un portavoce di Google che ha affermato: «Ci stiamo conformando all’ordine e stiamo valutando le ripercussioni. Per gli utenti dei nostri servizi, Google Play e le protezioni di sicurezza di Google Play Protect continueranno a funzionare sui dispositivi Huawei esistenti». Le parole della compagnia californiana rassicurano quindi i possessori di smartphone e tablet Huawei, assicurando l’accesso al negozio di app e alla protezione da minacce informatiche.

La Cina sostiene azioni legali

La Cina «sostiene» le sue società nel ricorso «ad armi legali a difesa dei loro diritti legittimi»: così il portavoce del ministero degli Esteri, Lu Kang, in merito alla sospensione delle fornitura a Huawei degli aggiornamenti di Android da parte di Google.

La mossa è l’effetto dell’inserimento del colosso delle telecomunicazioni con sede a Shenzhen, vicino a Hong Kong, nella lista nera del commercio Usa per motivi di sicurezza nazionale, ultimo capitolo dello scontro commerciale tra Usa e Cina.

Huawei non abbandona i clienti

«Huawei continuerà a fornire aggiornamenti di sicurezza e servizi post-vendita a tutti gli smartphone e tablet Huawei e Honor esistenti, coprendo sia quelli già venduti sia quelli in stock a livello globale». Lo afferma l’impresa cinese in merito alle indiscrezioni di stampa sulla perdita dell’accesso, per i dispositivi Huawei, agli aggiornamenti del sistema operativo di Google, Android.

«Huawei ha dato un contributo sostanziale allo sviluppo e alla crescita di Android in tutto il mondo», dice ancora l’azienda cinese. «Come uno dei principali partner globali di Android, abbiamo lavorato a stretto contatto con la loro piattaforma open source per sviluppare un ecosistema che ha avvantaggiato sia gli utenti che l’industria. Continueremo a costruire un ecosistema software sicuro e sostenibile al fine di fornire la migliore esperienza a tutti gli utenti a livello globale».