Gran Bretagna: Crescita del PIL 2019 in calo a causa del mancato accordo sulla Brexit

LONDRA - Il ministro del Tesoro britannicco Philip Hammond ha annunciato un taglio alle stime sulla crescita del PIL 2019 dall’1,6% all’1,2%, dovuto alle difficoltà del negoziato su Brexit.
Parlando alla Camera dei Comuni nell’aggiornamento di primavera sull’andamento del bilancio, Hammond ha affermato che la mancata ratifica da parte del Parlamento britannico di un accordo sulla Brexit fa gravare «una nuvola d’incertezza sull’economia» del Regno Unito. Ha tuttavia mantenuto inalterate le stime sulla crescita per il 2020 (+1,4%) e quelle per il triennio successivo (indicate a un +1,6% per ciascun anno).
Il cancelliere dello Scacchiere ha invece parlato di «buone notizie» sul debito pubblico, in calo rispetto alla stagione dei governi laburisti. Secondo i suoi dati, quest’anno lo Stato si indebiterà per 45,2 miliardi di sterline scendendo quindi all’1,1% del Pil, vale a dire 3 miliardi di sterline in meno rispetto alle previsioni della finanziaria d’autunno (il debito pubblico calerà quindi all’85,5% del Pil).
Con un’ulteriore riduzione di 29,3 miliardi prevista nel 2019-2020, di 21,2 miliardi nel 2020-2021 e di 17,6 miliardi, 14,4 miliardi e 13,5 miliardi nelle tre annualità successive. «Il livello più basso da 22 anni a questa parte», ha sottolineato il titolare del Tesoro del governo conservatore di Theresa May.