Grazie a un'azienda svizzera presto mangeremo hamburger preparati da robot?

Andare in un fast-food e mangiare un hamburger preparato da un robot. Potrebbe sembrare uno scenario futuro e, invece, è già la realtà in California. E il merito è tutto di un'azienda svizzera. Vediamo allora di capire di che cosa si tratta.
Lo scorso 29 aprile ha aperto i battenti a Los Gatos, nella Silicon Valley, BurgerBots. La particolarità di questo punto di ristoro è che gli hamburger sono parzialmente preparati da robot. E in questa storia, come accennato, c'è anche un po' di Svizzera. Già, perché gli «aiutanti meccanici» sono stati realizzati da ABB, azienda elvetica leader nell'elettrificazione e nell'automazione. A puntare su questo particolare concetto di ristorazione è stata l'imprenditrice Elizabeth Truong che ha creduto nelle potenzialità delle macchine della ABB.
I due dipendenti robotici di BurgerBots, di nome Flexpicker e Yumi, hanno la capacità di eseguire un lavoro «rapido e preciso» e di liberare così gli impiegati umani dalle mansioni più ripetitive. «Mentre i dipendenti preparano gli ordini, i robot si occupano dell'aggiunta dei condimenti e del confezionamento del prodotto», spiega Lukas Matt, portavoce di ABB. Ma come funziona, precisamente, il processo di preparazione di un hamburger? Una volta l'ordinazione giunta in cucina, la carne grigliata viene depositata all'interno di una confezione di cartone che, grazie a un nastro trasportatore, arriva da Flexpicker che aggiunge pomodori, cipolle e insalata. Il panino passa quindi a Yumi che si occupa di chiudere la confezione. Tutto ciò nel tempo record di 27 secondi.
«Questa tecnologia garantisce coerenza, trasparenza ed efficienza nel mondo del cibo», spiega in un video promozionale di ABB Robotics la proprietaria di BurgerBots Elizabeth Truong. «Volevo eliminare i compiti che nessuno vuole svolgere. L'obiettivo è aumentare la forza del ristorante. Penso che questo sia solo l'inizio».
«I nostri robot portano precisione industriale, velocità, igiene e affidabilità nell'industria della ristorazione», spiega, nello stesso video, Marc Segura, presidente di ABB Robotics. «Grazie ai robot si possono inoltre risolvere problemi legati alla carenza di personale alle lacune nel suo reclutamento. Non da ultimo, poi, i robot consentono ai dipendenti di passare più tempo con i clienti, che sono la cosa più importante».
I clienti, da parte loro, oltre che gustarsi i panini preparati dai robot, possono assistere a tutto il processo di preparazione grazie a pareti di vetro che permettono di vedere i robot in azione. Un'iniziativa, quella di BurgerBots, che sembra piacere agli avventori del ristorante. «È sicuramente interessante, penso che questa tecnologia trasformerà veramente l'industria alimentare. Sono rimasta completamente sorpresa dalla complessità del processo di preparazione degli hamburger», racconta una cliente. «Grazie ai robot, si ha la garanzia che il prodotto venga realizzato con la massima precisione, ogni singola volta», dice un altro avventore.
A detta di ABB, la tecnologia avrebbe suscitato l'interesse del mondo della ristorazione. «Secondo una nostra indagine, l'83% dei gestori di strutture legate all'ospitalità da noi interrogati e il 73% dei lavoratori si sono detti aperti all'idea di introdurre la robotica nella propria attività», osserva Segura.
Chissà allora se, in un futuro più o meno vicino, vedremo i robot di ABB impiegati anche dalle grandi catene di fast-food come McDonald's, Burger King o Subway. Secondo Watson, l'azienda elvetica starebbe cercando di percorrere questa strada.
Sarebbe poi interessante se anche in Svizzera apparissero ristoranti che utilizzano i robot. ABB ha in effetti confermato il suo interesse per il mercato interno in quanto il nostro Paese è ideale per innovare. «Il nostro concetto si adatta particolarmente bene agli esercizi molto frequentati: fast-food e ristorazione rapida che propongono menu standardizzati e servizio rapido», spiega Lukas Matt, portavoce di ABB.