Iran

Hamas, Houthi e Hezbollah piangono la morte di Raisi

I tre gruppi ideologicamente affini all'ormai ex presidente iraniano si sono detti rammaricati per quanto accaduto e hanno espresso la propria vicinanza al popolo e alle autorità politiche del Paese
© EPA/ABEDIN TAHERKENAREH
Red. Online
20.05.2024 12:30

Molti sono, in queste ore, i messaggi di cordoglio per la morte di Ebrahim Raisi in un incidente d'elicottero. Tra questi, non potevano certo mancare quelli da parte di Hamas, degli Houthi e di Hezbollah, ovvero dei tre gruppi più vicini ideologicamente all'ex presidente iraniano.

Dopo la conferma del decesso di Raisi, l'alto funzionario Houthi Mohamed Ali Al-Houthi ha espresso la propria vicinanza alla popolazione del Paese e alle sue autorità politiche. «Le nostre più sentite condoglianze al popolo iraniano e alla leadership iraniana», ha detto. «L'Iran continuerà ad avere leader fedeli alla propria gente». Anche il presidente del governo guidato dagli Houthi dello Yemen, Mahdi Al-Mashat, ha inviato un messaggio di cordoglio all'Iran.

Hamas, dal canto suo, ha espresso «sincere condoglianze, profonda simpatia e solidarietà» al leader supremo dell'Iran Sayyed Ali Khamenei per la morte del presidente Ebrahim Raisi, per quella del ministro degli esteri Hussein Amir Amirabdollahian e degli altri dirigenti periti. Tutti leader - ha sostenuto su Telegram il movimento - «che hanno avuto un lungo percorso per la rinascita dell'Iran, e posizioni onorevoli a sostegno della nostra causa palestinese, e della legittima lotta del nostro popolo contro l'entità sionista». «Siamo fiduciosi - ha aggiunto - che la Repubblica Islamica dell'Iran sarà in grado, a Dio piacendo, di superare le ripercussioni di questa grande perdita. L'amico popolo iraniano dispone di antiche istituzioni capaci di affrontare questa dura prova».

Hezbollah, infine, ha paragonato Raisi a un fratello maggiore. «Hezbollah in Libano esprime le sue più sentite condoglianze e sentimenti di simpatia per la perdita (del leader supremo dell'Iran, dei funzionari iraniani e del popolo iraniano)», si legge in una dichiarazione del gruppo. «Conoscevamo da vicino Sua Eminenza il presidente martire da molto tempo. Per noi è stato un fratello maggiore, un forte sostenitore e un convinto difensore dei nostri problemi e di quelli della nazione nonché un protettore dei movimenti di resistenza».

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