Hannibal maltrattava la domestica

TRIPOLI - Gettata in un angolo di casa come un cane, denutrita, costretta a dormire a terra e con sul volto i segni inequivocabili dei maltrattamenti subiti, simili a torture. Dopo il crollo del regime cominciano a emergere storie sconcertanti sul comportamento della famiglia Gheddafi. Come quella della balia etiope, Shweyga Mullah, dipendente di Hannibal, considerato la 'testa calda' tra i figli del colonnello, ritrovata in condizioni disperate da una troupe della Cnn in un complesso residenziale dei Gheddafi nella capitale libica.
Lì in una delle numerose stanze delle ville del compound con vista direttamente sul mare, Shweyga ha raccontato la sua storia, una testimonianza cruda delle angherie subite da Hannibal e dalla moglie, Aline. È il racconto di una vera e propria casa degli orrori che emerge dalle parole della balia, malgrado l'opulenza degli arredamenti, gli stucchi e le piscine, le bottiglie vuote di scotch e di champagne rosé Laurent Perrier trovate dai giornalisti sul bordo di lussuose vasche idromassaggio Jacuzzi.