Stati Uniti

Hawaii: «I morti potrebbero aumentare in modo significativo»

Incendi definiti senza precedenti stanno divorando il paradiso nel Pacifico centrale: «A Maui è l'apocalisse», la storica città di Lahaina è stata «distrutta» – Oltre una cinquantina le vittime accertate finora
© AP/Matthew Thayer/The Maui News
Irene Solari
11.08.2023 09:30

Non c'è pace per le Hawaii. I devastanti incendi che stanno divorando il paradiso nel Pacifico centrale non lasciano tregua. E il bilancio delle vittime accertate finora è drammaticamente salito a 53. Ad essere particolarmente colpita dai roghi, come vi avevamo spiegato qui, è l'isola di Maui. Le autorità locali hanno dichiarato che la maggior parte delle vittime si trova nella città secolare di Lahaina che «è stata ormai distrutta dalle fiamme». Una scia di fuoco e fumo, come testimoniano le immagini dalle Hawaii, che sta lasciando dietro di sé disperazione e grigi paesaggi desolati, ben diversi da quelli che siamo soliti associare a queste isole. Facciamo insieme il punto della situazione.

Stato d'emergenza

Visto l'imperversare dei roghi, le autorità americane hanno dichiarato in tutta l'isola di Maui lo stato d'emergenza e ai turisti vengono sconsigliati i viaggi verso quella che è una delle più popolari destinazioni turistiche del pianeta. Ed è proprio nella contea di Maui che si registra un nuovo aumento del bilancio delle vittime: «Altri 17 morti oggi, il che porta il bilancio delle vittime a 53», hanno dichiarato le autorità locali. Mentre continua anche la ricerca dei sopravvissuti. «Interi quartieri si sono trasformati in deserti e oltre mille strutture sono state distrutte: è probabilmente il più grande disastro naturale mai avvenuto nello Stato», ha dichiarato Josh Green, governatore delle Hawaii, riportato dal Guardian. Le fiamme si sono sviluppate così rapidamente da spingere molte persone a cercare una via di fuga buttandosi nell'Oceano, con l'intervento della Guardia Costiera per trarli in salvo. «Quello che abbiamo visto è stato catastrofico», ha aggiunto Green.

«Come una bomba»

Una delle zone più segnate dagli incendi, come detto, è senza dubbio la città di Lahaina, un tempo capitale del regno reale hawaiano. Un luogo con una storia secolare che ora, in pochissimo tempo, è stato raso al suolo. Circa l'80% della città è stato distrutto, «come se fosse stata colpita da una bomba», ha dichiarato il governatore. E la devastazione continua: in pochi giorni sono già oltre 1.770 in totale gli edifici distrutti nella popolare meta turistica. «La ripresa richiederà anni e miliardi di dollari, ma la città di Lahaina sarà ricostruita», ha promesso.

Bilancio destinato ad aumentare

Ma il bilancio – già gravissimo – di questi devastanti incendi potrebbe essere destinato a peggiorare, aumentando «in modo molto significativo». Almeno secondo quanto afferma Green alla CNN: «Nel 1960, 61 persone sono morte quando uno tsunami ha attraversato Big Island. Questa volta, è molto probabile che il totale delle vittime supererà di molto questo numero». Anche perché si contano decine di feriti con ustioni causate dalle fiamme. «Non sappiamo quante persone siano morte», ha dichiarato inoltre il capo della polizia di Maui, John Pelletier.
Ne frattempo sono rimasti attivi tre incendi sull'isola: a Lahaina, Pulehu e Upcountry. Mentre il Presidente Joe Biden ha approvato ieri l'utilizzo di aiuti federali per le aree colpite dai roghi.

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