“Ho inseguito l'Audi gialla a 200 all'ora”

VENEZIA - Posti di blocco e controlli per tutta la scorsa notte in Veneto da parte di polizia e carabinieri, ma non ha dato ancora esito la caccia all'Audi Rs4 gialla rubata con targhe ticinesi, con tre banditi a bordo, che da una settimana scorrazza per le strade del Nordest.
Le segnalazioni più attendibili della presenza del bolide si fermano al momento a ieri pomeriggio, nel trevigiano, ma nemmeno il sorvolo della zona con gli elicotteri aveva permesso di individuare la vettura. C'è inoltre un fattore psicosi, che fa aumentare i casi di segnalazione dell'auto, ma si rivelano talvolta infondate. Carabinieri e polizia monitorano le strade di accesso ai caselli autostradali, e le aree di servizio della regione, con controlli mirati e uomini in borghese.
"Li ho inseguiti a 200 all'ora"
Intanto, un commerciante di Abano ha segnalato di aver intercettato e inseguito l'Audi a 200 all'ora. È accaduto giovedì scorso, verso le 15.30, sull'autostrada Bologna-Padova. L'Audi sfreccia accanto all'uomo che subito allarma i carabinieri. Il suo racconto è raccolto e riferito dal "Gazzettino": "Stavo rientrando a casa. Ad un certo punto, all'altezza dell'uscita per Ferrara, un bolide giallo mi ha sfiorato sulla sinistra e mi si è piazzato davanti. Mi ha tagliato la strada".
Il commerciante prosegue: "Sono riuscito a vedere con chiarezza la targa e ho contattato il comando dei carabinieri di Abano. Loro mi hanno confermato che i dati corrispondevano alla vettura ricercata e mi hanno chiesto di fornire più informazioni possibili: quanti erano a bordo, in che direzione andavano". L'uomo accelera dunque col suo suv: "Facevo fatica a stargli dietro. La mia auto ha un motore molto meno potente, riesce a raggiungere i duecento, ma non va oltre. Ho cercato di avere sempre fra me e loro almeno due macchine o un camion. Non volevo rischiare di farmi individuare, quella è gente pericolosa. Ma non è stato facile, il traffico era intenso e il guidatore un osso duro, si comportava come uno stuntman professionista".
Passano quindici minuti "a tavoletta". I carabinieri chiedono all'uomo di usare prudenza. Poi l'inseguitore cede: "Io dovevo tornare a casa, non potevo fare di più, ma sono riuscito a vedere che imboccavano la direzione di Venezia. È stato un attimo: hanno di colpo accelerato e sono scomparsi".