I cognomi stranieri non si cambiano

BERNA - Il Consiglio degli Stati non crede che per combattere le discriminazioni nei confronti delle persone di origine straniera, specie nella scelta di un lavoro, si debba permettere ai naturalizzati di adeguare foneticamente il proprio cognome a una lingua nazionale oppure di «elvetizzarlo».Nel motivare il proprio «no» (23 voti a 6) a un postulato di Anita Fetz (PS/BS), la camera dei Cantoni ha ricordato la pratica giuridicamente restrittiva esistente in Svizzera in fatto di cambiamento di nome.Inoltre, secondo i «senatori» l'integrazione va intesa come un processo che presuppone, oltre alla volontà degli stranieri, un atteggiamento di apertura da parte della popolazione svizzera. Per evitare di svantaggiare gli stranieri a causa del cognome, si deve puntare sulla sensibilizzazione della popolazione e combattere le discriminazioni anziché ad adeguare i cognomi.