Fake news

I funzionari ucraini e l’acquisto di immobili in Svizzera: cosa c’è di vero?

Kiev ha usato una parte delle donazioni provenienti dagli Stati Uniti per comprare case a Gstaad? No, scopriamo perché
© KEYSTONE / PETER KLAUNZER
Facta.News
01.12.2022 17:00

Negli ultimi giorni su Facebook sono circolati diversi contenuti che riguardano una notizia dello scorso giugno. I protagonisti sono funzionari ucraini, donazioni provenienti dagli Stati Uniti e l’acquisto di alcuni immobili in Svizzera. 

Secondo chi ha diffuso la storia, una parte dei 50 miliardi di dollari americani donati dai contribuenti in supporto alla guerra in Ucraina sarebbe in realtà stata utilizzata dai funzionari di Kiev per acquistare case in Svizzera, a Gstaad, nota località turistica. 

L’origine e il contenuto della notizia

La notizia che stiamo analizzando è stata originariamente pubblicata l’8 giugno 2022 da NewsPunch. Si tratta di un sito che in passato aveva condiviso false notizie su diversi temi e che quindi non può considerarsi una fonte sicura ed affidabile.

Nell’articolo vengono riportati tre presunti documenti del registro fondiario svizzero che dimostrerebbero l’acquisto, da parte di alcuni funzionari ucraini, di proprietà multimilionarie in Svizzera, nella città di Gstaad. 

I funzionari coinvolti sarebbero Dmitry Razumkov, politico ucraino, Oleksandr Danyliuk, ex segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina e Lyudmila Denisova, ex commissaria per i diritti umani.

Come stanno davvero le cose

I colleghi di PolitiFact, progetto di fact-checking statunitense, hanno per primi verificato la veridicità della notizia e contattato Adrian Mühlematter, amministratore del registro fondiario dell’Oberland (in Svizzera) dove vengono conservati i registri delle proprietà della città di Gstaad. Mühlematter ha smentito la notizia e affermato che i documenti riportati da NewsPunch sono falsi. 

Sono intervenuti per analizzare la notizia anche i giornalisti del quotidiano svizzero in lingua tedesca Berner Zeitung. In un articolo pubblicato il 14 giugno 2022 era stata ricostruita l’origine della falsa notizia, attribuita ad un blogger vicino alla propaganda russa e che condivide contenuti in lingua tedesca soprattutto su Twitter.

Che cosa non torna nei documenti

L’analisi dei documenti che, stando a NewsPunch, proverebbero gli investimenti ucraini dimostra che ci sono diverse incongruenze che minano la credibilità della notizia stessa. 

Ad esempio, i numeri di proprietà catastali riportati non corrispondono agli indirizzi e i numeri identificativi hanno troppe poche cifre. Inoltre, i documenti sembrano essere la prima pagina di un plico di cinque; Mühlematter ha però dichiarato a PolitiFact che, in genere, solo le proprietà agricole hanno una documentazione così lunga.

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