I jet militari svizzeri torneranno a decollare dalle autostrade
I jet dell'aeronautica militare svizzera torneranno a decollare e ad atterrare dalle autostrade, come facevano ai tempi della Guerra fredda, quando la cosa stimolava la fierezza degli svizzeri e suscitava l'interesse di tutto il mondo: è quanto emerge da un discorso tenuto dal comandante delle Forze aeree Peter Merz e di cui riferisce oggi la Schweiz am Wochenende.
Il divisionario - racconta il settimanale - è intervenuto a Bottighofen (TG) all'assemblea generale di «Festungsgürtel Kreuzlingen», un'associazione che si batte per la conservazione delle installazioni militari messe fuori servizio dall'esercito nel canton Turgovia con la riforma del 1995.
Merz ha parlato della necessità di ricostruire il know-how perduto delle forze armate, dell'aereo da combattimento più moderno al mondo, l'F-35, dei droni e della guerra in Ucraina, un conflitto che ha portato a un ripensamento anche nell'esercito svizzero. Il generale a due stelle ha poi affrontato il tema della futura decentralizzazione delle forze aeree. «Qualcuno di voi ricorda che i piloti dei caccia decollavano e atterravano di tanto in tanto sulle autostrade?». Alcuni dei presenti hanno annuito. «Abbiamo intenzione di farlo di nuovo qui e là», ha assicurato l'alto graduato. «Il nostro obiettivo è quello di poter decollare e atterrare di nuovo con gli aerei da ex campi d'aviazione militari o autostrade il prima possibile».
Fra i presenti, riferisce la Schweiz am Wochenende, ha cominciato a serpeggiare l'incredulità. Due ex ufficiali presenti si sono sussurrati: «Non abbiamo appena abolito tutte queste piste di emergenza, venduto il materiale e chiuso tutto? E con quali soldati lo faranno?».
Merz ha però poi proseguito mostrando immagini di caccia Tiger che decollavano su quella che allora era la Strada Nazionale 3, vicino a Flums (SG), dove tutte e quattro le corsie autostradali erano state usate come pista il 15 ottobre 1985. Il divisionario ha anche parlato di una strategia di decentramento: «In futuro, saremo in grado di dispiegare i nostri aerei da combattimento e i nostri droni da campi d'aviazione alternativi oltre a quelli conosciuti».
Al momento si stanno cercando in tutto il Paese installazioni che possono essere riconvertite in campi d'aviazione militari temporanei entro un breve periodo di tempo. L'ubicazione degli aerodromi sostitutivi non è stata comunicata e verrebbe attivata solo in caso di necessità di difesa. Dal punto di vista strutturale, dovrebbero essere apportate solo minime modifiche temporanee: «Non metteremo torri sull'autostrada». Oltre alla ricerca di piste sui tratti autostradali, potrebbero essere temporaneamente riattivati anche i vecchi campi d'aviazione militari.
Un ritorno al passato, insomma. Alla fine degli anni Cinquanta, in Svizzera ci furono discussioni sulle forze aeree. In conclusione il parlamento approvò venti campi d'aviazione militari e diverse piste di fortuna sulle autostrade, sulle quali gli aerei da combattimento avrebbero potuto decollare e atterrare. Le autostrade furono costruite esattamente in rettilineo per tratti di circa due chilometri e dotate di barriere d'urto centrali facilmente rimovibili. Si rinunciò anche al verde nel mezzo. I tratti autostradali si trovavano a Münsingen (BE), Oensingen (SO), Alpnach (OW), Lodrino (TI), Sion (VS), Flums (SG) e Payerne (VD). Durante le esercitazioni, questi luoghi potevano diventare aerodromi in meno di sei ore. Due ore dopo il decollo dell'ultimo aereo l'autostrada poteva essere riaperta.
Questa procedura - chiamata «Meccano» in termini militari - è qualcosa che le forze armate devono imparare di nuovo, ha detto il capo delle forze aeree. A questo scopo è prevista la creazione di unità mobili di aviazione in grado di trasformare un'autostrada in una pista di decollo e atterraggio, di farla funzionare e di sorvegliarla. L'ultima esercitazione operativa si è svolta nel 1991. Oggi le caratteristiche tipiche dei campi d'aviazione sostitutivi delle autostrade, come le barriere d'urto facilmente rimovibili in cavi d'acciaio, sono in gran parte scomparse.
All'epoca, sempre stando a quanto riferisce la Schweiz am Wochenende, il quotidiano «Die Ostschweiz» titolò compiaciuto: «senza vignetta e a 280 chilometri all'ora in autostrada!». Nel giro di poche ore, l'autostrada era stata chiusa e le barriere d'urto rimosse, mentre una torre di fortuna era stata allestita in un silos per cereali. Sebbene il pubblico non ne fosse stato informato all'epoca, la notizia dell'imminente esercitazione dei caccia sull'autostrada di San Gallo aveva fatto rapidamente il giro del mondo, facendo accorrere folle di curiosi. La manovra aveva attirato anche il consigliere federale Jean-Pascal Delamuraz.
L'attuale progetto dell'aeronautica ha fatto battere il cuore di taluni presenti alla conferenza. «Ero lì all'epoca e ho subito cercato i vecchi negativi delle foto a casa», afferma uno di loro. «È stato uno dei giorni più emozionanti del mio servizio militare. È stato incredibile. Oggi non si può nemmeno immaginare!». L'uomo ricorda che un aviatore, per scherzo, aveva persino incollato una vignetta autostradale al suo jet.