I macchinisti avviano uno sciopero di sei giorni

Con i suoi sei giorni consecutivi a partire dalla notte prossima, l'astensione dal lavoro dei macchinisti tedeschi annunciata ieri rappresenta lo sciopero più lungo di questa categoria degli ultimi otto anni. Lo segnala oggi il quotidiano Sueddeutsche Zeitung ricordando che lo sciopero indetto dal sindacato dei macchinisti, la Gdl, batte il proprio record del maggio 2015 quando aveva organizzato un'astensione dal lavoro di cinque giorni e sette ore nel trasporto passeggeri.
Dalle 18 di stasera iniziano a scioperare i conduttori dei treni merci mentre i macchinisti di quelli passeggeri non si presenteranno al lavoro dalle due di notte: «i viaggiatori devono essere preparati a un numero estremamente elevato di cancellazioni di treni e di ritardi. Nei tre scioperi precedenti condotti a partire da novembre erano stati cancellati circa l'80% dei servizi a lunga percorrenza» ma erano stati coinvolti «gravemente» anche i treni regionali.
Due settimane fa c'era stato uno sciopero di tre giorni a partire dal 10 gennaio, mentre a dicembre l'astensione dal lavoro era stata di due giorni e a novembre di 20 ore.
Il sindacato chiede una riduzione dell'orario di lavoro settimanale da 38 a 35 ore con aumento di stipendio di 555 euro al mese e un bonus di recupero dell'inflazione per un anno.
Si prevedono danni anche l'industria, in particolare quella con un'alta dipendenza da trasporto merci su rotaia come l'automotive: questo sciopero «ha un impatto negativo sulla logistica dei trasporti in Germania e in Europa e quindi anche sulle aziende dell'industria automobilistica tedesca», ha dichiarato la sua associazione Vda, rispondendo all'agenzia Dpa.