Guerra

I macchinisti ucraini sotto il fuoco russo: «Sempre più attacchi ai treni»

Nel 2025 un'ondata di raid del Cremlino contro la rete ferroviaria ucraina - Kiev costretta a prendere contromisure: «Sistemi elettronici anti-drone sui convogli»
© Office of the Deputy Prime Minister for Restoration and Development via AP (Keystone)
Red. Online
15.11.2025 11:30

Sin dai primi giorni dell'invasione russa su larga scala dell'Ucraina, gli attacchi di Mosca hanno preso di mira non solo infrastrutture militari, ma anche civili. Come già accaduto negli ultimi anni con l'approssimarsi del freddo, ad esempio, nelle ultime settimane un'ondata di droni e missili è stata lanciata dal Cremlino contro le centrali elettriche ucraine con l'obiettivo di tagliare riscaldamento ed elettricità alla popolazione. Ma non sono solo le infrastrutture energetiche a soffrire. 

Nel 2025, Kiev ha registrato una crescente pressione anche sulla propria rete ferroviaria, diventata uno dei bersagli principali della campagna russa contro le capacità logistiche del Paese. Secondo Oleksii Kuleba, vice primo ministro responsabile per le infrastrutture, il numero di attacchi è triplicato da luglio, portando a una situazione definita «critica» per il funzionamento di un sistema essenziale sia per l’economia sia per lo sforzo bellico.

«Negli ultimi tre mesi gli attacchi sono aumentati di tre volte», ha dichiarato Kuleba, citato dal Guardian. I numeri sono impressionanti: quasi 3 attacchi al giorno. «Dall’inizio del 2025, sono stati registrati oltre 800 attacchi alla rete ferroviaria e più di 3.000 infrastrutture – tra binari, stazioni e convogli – hanno subito danni». Il costo complessivo stimato supera 1 miliardo di dollari. «Stanno puntando soprattutto ai treni, cercando deliberatamente di colpire i macchinisti», ha spiegato il ministro.

Una rete importante

Il ruolo della ferrovia, in Ucraina, è vitale: con gli aeroporti civili chiusi dall’inizio dell’invasione su larga scala, i treni sono rimasti il principale mezzo per gli spostamenti interni e internazionali, comprese le visite dei leader stranieri e la consegna degli aiuti militari occidentali. La rete ferroviaria trasporta oltre il 63% delle merci nazionali, inclusi i carichi di grano, e il 37% del traffico passeggeri.

L'intensificarsi degli attacchi russi ha costretto dunque Kiev a prendere contromisure. «Ora, con droni Shahed sempre più precisi, stanno prendendo di mira singole locomotive», ha spiegato al Guardian Oleksandr Pertsovskyi, direttore di Ukrzaliznytsia, la ferrovia statale. Per contrastare la minaccia, l’azienda ha introdotto sistemi elettronici anti-drone sui convogli e formato squadre di difesa aerea composte da personale ferroviario. Il caso della stazione di Lozova, nella regione di Kharkiv, testimonia la portata delle violenze. Colpita in piena notte da un drone - si legge nel reportage britannico - l’area ha riportato danni ingenti: piattaforme inutilizzabili, sala d’attesa distrutta, parti della facciata crollate. 

Lozova è un nodo ferroviario strategico, con linee che portano a Dnipro, Sloviansk, Poltava e Kharkiv. I binari servono non solo il traffico passeggeri e merci, ma anche l’evacuazione dei feriti dal fronte orientale. «La minaccia è enorme» hanno spiegato i responsabili della stazione al quotidiano. «Vogliono colpire i luoghi affollati e distruggere linee ad alta tensione e locomotive.»

Vulnerabilità

Secondo il già citato Kuleba, con questi attacchi Mosca perseguirebbe tre obiettivi: bloccare i collegamenti verso i porti del sud, ostacolare i movimenti vicino al fronte nelle regioni di Chernihiv e Sumy, e - semplicemente - «distruggere tutto» nel Donbass, cuore industriale ucraino. A complicare il quadro si aggiunge un aumento di falsi allarmi bomba, anche su servizi internazionali, che Kiev attribuisce ai russi.

Gli esperti confermano la vulnerabilità dei treni ai droni. Interrogato dal Guardian, Serhii Beskrestnov, analista militare ucraino, ha sottolineato che i convogli «sono lenti e seguono percorsi prevedibili», facilitando gli attacchi. Con l’estensione del raggio operativo dei droni russi, sempre più tratte risultano esposte. «Se continueranno a colpire locomotive diesel ed elettriche», avverte Beskrestnov, «arriverà presto il momento in cui i binari saranno integri, ma non avremo più nulla da farci correre sopra.»

In questo articolo: