Lo studio

I migliori ciclisti sono sempre più magri

Secondo alcuni ricercatori delle università di Zurigo e Berna, l'indice di massa corporea (IMC) dei corridori che si sono collocati nelle prime cinque posizioni in occasioni di gare prestigiose tra il 1992 e il 2022 è chiaramente diminuito
© CdT/Chiara Zocchetti
Ats
04.05.2023 15:19

I ciclisti che popolano i primi posti delle classifiche sono sempre più magri: stando a uno studio condotto da ricercatori delle università di Zurigo e Berna, l'indice di massa corporea (IMC) dei corridori che si sono collocati nelle prime cinque posizioni in occasioni di gare prestigiose tra il 1992 e il 2022 è chiaramente diminuito.

Da 22,12 a 20,13: di questa entità è la diminuzione dei valori dell'IMC - che viene spesso chiamato «BMI», dall'inglese «body mass index» - dei primi cinque classificati nei giri di Francia, Italia e Spagna nell'arco di trent'anni. Questo è quanto si evince dallo studio recente che al momento è stato pubblicato solo in versione pre-print e che quindi non figura in alcuna rivista scientifica.

«Un IMC di 20,13 non è pericoloso a livello salutare e non è indice di problemi di salute in futuro», ha dichiarato Alexander Smith, primo autore dello studio, in una nota dell'Università di Berna. Tuttavia «la tendenza riscontrata è preoccupante», ha aggiunto il ricercatore, in quanto «la pressione della performance può portare ad assumere comportamenti dannosi, che possono intaccare la salute nel breve e lungo termine».

«Nel ciclismo, a differenza di quanto avviene in altri sport come la formula 1, lo sci e il canottaggio, non ci sono regole riguardanti il peso e l'IMC degli atleti», ha detto un altro autore dello studio, Michael Liebrenz. «Questa mancanza di regolamentazione potrebbe mettere a repentaglio il benessere dei ciclisti e l'immagine di questo sport a lungo termine. È tempo che le commissioni del ciclismo adottino misure proattive per proteggere i corridori», hanno aggiunto i ricercatori.