La domenica del Corriere

I migranti tra barca piena, coperta corta e malgoverno

Dibattito a cinque voci sulla sempre maggiore pressione dei richiedenti l’asilo - Roberta Passardi: «È normale che a pesare siano anche le crisi climatiche» - Sabrina Aldi: «Il problema sono le nostre risorse»
Demaria, Bernasconi, Passardi Aldi e Marchesi ospiti di Righinetti a Teleticino. ©Chiara Zocchetti
Gianni Righinetti
27.11.2022 20:22

La pressione dei richiedenti l’asoli è tornata a crescere e alle porte abbiamo un inverno che potrebbe essere complicato: per i disperati che fuggono e per chi è chiamato a trovare soluzioni. Gianni Righinetti ne ha parlato con i suoi ospiti a La domenica del Corriere nell’intento di rispondere alla domanda: «La barca è piena?». Il confronto è stato teso, talvolta acceso, con la parlamentare del PLR Roberta Passardi a vestire i panni di chi sostiene che si può e si deve fare di più per aiutare chi ha bisogno. E questo perché «il flusso migratorio è anche dettato da una serie di crisi climatiche e di mancanza di risorse. Non solo guerre, conflitti e terrore. È normale che queste persone chiedono aiuto e Berna ha già previsto un aumento di questo flusso. E le rotte marittime sono oggi sempre più battute. Direi che la barca non può essere piena se consideriamo i diritti umani e se vogliamo essere sensibili. Non si possono chiudere gli occhi. La barca non può essere piena, non possiamo lasciare morire chi non ha acqua o è in pericolo». Per la vicecapogruppo della Lega Sabrina Aldi «ci sono leggi e regole che stabiliscono il diritto all’asilo e queste non riguardano i migranti climatici. Più che la barca piena, direi che la coperta è corta. Abbiamo problemi anche in Ticino con disavanzi e la nostra popolazione in forte difficoltà. La Lega su questo è chiara, dobbiamo aiutare i nostri cittadini e il ceto medio. Oggi non possiamo fare più di quanto già facciamo». Dal canto suo il candidato PS-Verdi al Governo Yannick Demaria ha affermato che «la migrazione viene considerata come una partita di calcio, da tifosi. Dimenticando i diritti fondamentali delle persone e delle richieste d’asilo accolte rispetto alla popolazione. Ci vuole una presa di coscienza». «Prendiamo pure coscienza - ha affermato il consigliere nazionale dell’UDC Piero Marchesi - che il fenomeno esiste e che ci sono delle regole che vanno rispettate. La legge dice chi ha diritto e chi no, chi ispira a una vita migliore. Legittimo, ma non è un diritto e neppure un dovere della Svizzere accontentare le ambizioni di tutti. Il surriscaldamento terrestre non è motivo per richiedere l’asilo. In studio c’era anche l’avvocato Paolo Bernasconi secondo il quale «non è la barca ad essere piena, la Svizzera è la nazione più ricca al mondo, la barca è malgovernata. La legislazione svizzera negli anni ha stretto maledettamente le maglie. È molto difficile ottenere asilo da noi». Righinetti ha poi indirizzato il dibattito verso la questione Ucrania e lo statuto S con Passardi, Bernasconi e Demaria a mostrare apertura perché si tratta di una questione che durerà nel tempo, mentre Aldi e Marchesi hanno sostenuto la tesi secondo cui non si può prolungare una regola straordinaria, ma anche le richieste ucraine devono rientrare nella procedura standard delle comande d’asilo.