Fotovoltaico

I quartieri più «solari» sono alle porte della Val Colla

Cadro ha il numero maggiore di impianti di tutto il distretto, seguono Sonvico, Pregassona e Davesco – Il centro è penalizzato dai palazzi a reddito – Il settore lamenta carenza di personale – Tempi di attesa fino a otto mesi
© CdT/Gabriele Putzu
Valentina Coda
21.11.2022 06:00

Le notifiche di costruzioni sono ormai all’ordine del giorno da parecchi mesi. E l’interesse – soprattutto da parte delle economie domestiche – nei confronti del fotovoltaico continua a mantenersi costantemente alto. Per intenderci, basti pensare che ad aprile scrivevamo su queste pagine che ogni settimana le Aziende Industriali di Lugano (AIL) ricevevano una trentina di domande di posa di impianti. Sette mesi dopo la cifra non è cambiata, nonostante nel periodo estivo ci sia stata una netta diminuzione della domanda (10-15 a settimana). Tutto già ampiamente previsto dagli addetti ai lavori, è bene ribadirlo. Il Luganese è uno dei poli ticinesi (oltre al Bellinzonese che detiene il titolo di «capitale» del fotovoltaico) che sta puntando parecchio sul solare. Attualmente, la sola città di Lugano conta 586 impianti fotovoltaici installati per un totale di 9.095 chilowatt di potenza. In tutto il Luganese sono circa tremila, più precisamente 3.270. Ma se disaggregassimo i dati, quali risulterebbero i quartieri più «solari»? Ebbene, tenendo conto di vari fattori quali, ad esempio, la posizione geografica e la conseguente esposizione al sole, la presenza di aziende nella zona, la densità di palazzi e la possibilità di installare questo vettore sostenibile sui tetti dei nuclei storici, Cadro spicca con ben 85 impianti. Seguono Sonvico (76) e Pregassona (64). Ma quello che colpisce di più è Barbengo con meno impianti (20), pochissima esposizione al sole, ma con un livello di potenza di chilowatt tra i migliori.

Città e periferia

Premessa. In qualità di gestore, le AIL dispongono dei dati degli impianti fotovoltaici che vengono installati e che sottostanno ad un obbligo di notifica di allacciamento alla rete elettrica. Detto questo, dicevamo che a Lugano ci sono poco meno di seicento impianti fotovoltaici installati e oltre tremila in tutto il territorio. La sola città sul Ceresio, quindi, rappresenta il 20% di tutto il comprensorio (parliamo di 56 comuni che vanno dal Monte Ceneri fino al confine con il Mendrisiotto). Più nel dettaglio, invece, come leggere questa speciale classifica dei quartieri più solari? «Cadro rimane comunque una zona che ha diverse imprese, oltre ad essere il quartiere più attivo e meglio esposto trovandosi in una posizione privilegiata sulla parte alta della montagna – osserva Giovanna Bevilacqua, responsabile del gruppo che si occupa dello sviluppo e della consulenza delle AIL –. Tutta la zona residenziale della bassa Val Colla è abbastanza reattiva su questo discorso, come ad esempio Davesco-Soragno (39) e Sonvico (76) dove ci sono tante case mono o bifamiliari». Banalmente, più ci si sposta dal centro cittadino verso la periferia e più risulterà semplice installare questa tipologia di impianti. Sintomo, questo, del perché il cuore di Lugano ha 51 impianti fotovoltaici installati sopra i vari tetti degli edifici e una serie di vincoli a cui far fronte. Tra questi, ad esempio, ci sono i grossi edifici o le palazzine a reddito con tanti proprietari, dove «non è così economico intervenire su uno stabile di sette oppure otto piani e mettere tutti i proprietari d’accordo». Un altro aspetto, più generico, da tenere in considerazione è il vincolo a cui sottostanno i nuclei storici e dove, di conseguenza, la reattività è minore. Gandria e Brè sono un esempio, con uno e rispettivamente undici impianti installati.

Il curioso caso di Barbengo

Cifre interessanti arrivano da Barbengo, che presenta venti impianti installati con 1.208 chilowatt di potenza. Un dato, quest’ultimo, che sta con il fiato sul collo di Cadro, i cui 85 impianti emettono una potenza di 1.424 chilowatt. «È interessante la situazione che si è creata a Barbengo – osserva la capogruppo delle AIL –. Se facessimo un rapporto tra la potenza degli impianti diviso il numero di quelli installati, considerando il cuore industriale del quartiere e la zona di insolazione non propriamente tra le migliori, il risultato è una potenza tra le più alte nel distretto di Lugano». Unitamente a questo discorso, è in fase di completamento il più grande impianto fotovoltaico in Ticino con raggruppamento di consumo proprio nel complesso residenziale Brughette.

Concatenamento di problemi

Durante il ventesimo Simposio svizzero del fotovoltaico dello scorso aprile, Swissolar (l’associazione di categoria, ndr.) lamentava una carenza di personale, pari a diverse decine di migliaia, nel settore delle rinnovabili. In Ticino, sebbene il mercato sia più piccolo, è presente lo stesso problema, ovvero c’è una mancanza di personale specializzato che si somma alla difficoltà di reperire materie prime per installare gli impianti. Bevilacqua ci spiega che ci sono due problemi rilevanti in questo momento. Il primo ingloba «l’esplosione della domanda, l’aumento della sensibilità delle persone su questo tema, il boom del prezzo dell’energia e la diminuzione del costo degli impianti». Tutto questo si aggiunge a «un mercato ticinese limitato, con tante piccole e medie aziende che si occupano di installare questi impianti e che devono gestire un aumento importante della domanda. Il personale formato è relativamente giovane e non è in grado di gestire la mole di lavoro». Problematiche che si traducono in tempi di attesa di qualche mese per consegnare un’offerta al cliente e di 6-8 mesi per l’inizio dei lavori. «Un anno e mezzo fa queste tempistiche si traducevano in un mese per un’offerta e dalle 6-8 settimane per la realizzazione».

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