I risultati delle altre votazioni cantonali

Domenica, oltre alla Strategia 2050, alle urne per molti oggetti di interesse locale, dalla riduzione dei premi malattia in Argovia allo sgravio per i grandi azionisti a Sciaffusa
Red. Online
21.05.2017 13:38

BERNA - Domenica di votazioni in Svizzera. Oltre all'oggetto federale sulla Strategia energetica 2050, in molti cantoni si è votato su temi di interesse locale. Ecco i risultati delle votazioni più importanti.

CANTON ARGOVIA - I contribuenti meno abbienti non potranno contare su una riduzione generalizzata dei premi dell'assicurazione malattia. Un'iniziativa del PS per "premi di cassa malattia abbordabili" è stata bocciata dal 65,9% dei votanti. L'iniziativa voleva garantire riduzioni a tutte le economie domestiche che pagano premi superiori al 10% del reddito disponibile. Governo e Parlamento erano contrari alla la proposta, perché avrebbe causato costi supplementari dell'ordine di 70 milioni di franchi all'anno. La partecipazione al voto ha raggiunto il 41,7%.

CANTON SOLETTA - il nuovo piano di studi per la scuola dell'obbligo della Svizzera tedesca, il cosiddetto "Lehrplan 21", potrà essere introdotto come previsto. Gli elettori hanno respinto oggi con il 65,6% dei voti un'iniziativa popolare promossa da esponenti di PPD, UDC, PEV e Verdi liberali che chiedevano di rinunciare alla sua applicazione. La partecipazione è stata del 41,5%. I promotori dell'iniziativa ritenevano che si trattasse di una riforma studiata a scapito degli scolari, mentre governo e parlamento mettevano in guardia da un eventuale isolamento del cantone. Il risultato odierno non sorprende se si considera che cinque altri cantoni (Argovia, Appenzello Interno, Sciaffusa, San Gallo e Turgovia) hanno bocciato testi analoghi in diversi altri appuntamenti alle urne.

BASILEA CAMPAGNA - L'iniziativa per salvare l'ospedale cantonale di Bruderholz (BL) è stata respinta con il 67% dei voti. Il tema in votazione chiedeva di mantenere l'ospedale basilese per cure ambulatoriali e stazionarie e di garantire un reparto di cure intense e di pronto soccorso. L'intenzione del governo, accettata largamente dagli elettori, è quella di radere al suolo il nosocomio per sostituirlo con una clinica diurna e un reparto di emergenze ambulatoriali. La partecipazione al voto è stata del 42%. Secco "no" anche all'iniziativa per la formazione degli insegnanti che chiedeva a tutti i docenti della scuola secondaria di essere titolari di un diploma universitario completato da una formazione pedagogica, come già accade per il liceo. La proposta è stata affossata con il 78% dei voti contrari. Respinta dal 68% dei votanti anche la proposta sul limite massimo di mandati, fissato a 16 anni, per i deputati al Gran consiglio. Approvata invece largamente con l'83,6% dei voti una modifica costituzionale che introduce il principio di sussidiarietà tra Cantone e Comuni, che mira a rafforzare l'autonomia locale.

CANTON BERNA - Gli elettori hanno espresso un chiaro "no" a un credito di 105 milioni di franchi per finanziare la presa a carico dei richiedenti asilo, e in particolare dei minori non accompagnati, nel quadriennio 2016-2020. La proposta, combattuta dall'UDC, è stata bocciata con il 54,3% dei voti. La partecipazione è stata del 39,5%. Il comitato referendario contestava il credito approvato dal Gran consiglio e parlava di "soluzione di lusso" per i circa 450 richiedenti asilo minorenni che il cantone già ospita in strutture specializzate, in modo da rispettare la convenzione dell'ONU sui diritti dei bambini. I fautori del credito - guidati dai movimenti giovanili del PS, dei Verdi, dei Verdi-liberali, del PLR e del PBD - ritenevano invece che la fattura potrebbe risultare ancor più salata qualora i minorenni venissero mandati nei normali centri per richiedenti asilo. In caso di problemi dovrebbe infatti intervenire l'Autorità di protezione dei minori e degli adulti. I bernesi si sono pure pronunciati su un credito di progettazione di 6,6 milioni di franchi per una nuova circonvallazione ad Aarwangen, cittadina dell'Oberaargau attraverso la quale attualmente transitano fino a 100 camion all'ora, più o meno la stessa cifra che attraversa il San Gottardo. Il progetto, combattuto con un referendum dei Verdi e delle organizzazioni ambientaliste, è stato approvato da oltre il 60% dei votanti.

CANTON SCIAFFUSA - Nel canton Sciaffusa non sarà soppressa l'aliquota d'imposizione dimezzata applicata ai dividendi degli azionisti che controllano almeno il 10% del capitale di un'azienda. Un'iniziativa del PS che voleva sopprimere lo sgravio è stata respinta dal 58,1% dei votanti. Per i suoi fautori, l'iniziativa avrebbe garantito un trattamento più equo del reddito del capitale rispetto a quello del lavoro. Per gli oppositori, il regime attuale serve invece a controbilanciare la doppia imposizione applicata all'azienda e al capitale azionario. La partecipazione al voto ha raggiunto il 65,2%. Gli sciaffusani hanno inoltre votato, con una maggioranza del 67,3%, per la fusione degli attuali quattro uffici dei giudici di pace in una sola entità che avrà sede nel capoluogo cantonale.

CANTON BASILEA - I ciclisti basilesi dovranno ancora attendere per poter circolare in sicurezza attorno al centro città. La realizzazione di una rete di piste ciclabili nella località renana è infatti stata bocciata dal 58,3% dei votanti. La partecipazione è stata del 50,7%. Il progetto sarebbe costato 25 milioni di franchi e avrebbe collegato in sicurezza diversi quartieri, scuole e stazioni di Basilea. In seguito all'inoltro dell'iniziativa il Parlamento aveva approvato il credito ma diverse organizzazioni economiche e automobilistiche, affiancate da UDC e Liberali, hanno indetto un referendum. Più combattuta invece la votazione per la soppressione del divieto di vendere alcolici nei centri per i giovani. La proposta è stata accettata dal 52,4% dei votanti. Contro la mozione, proveniente dal PS, un comitato per la tutela dei minori aveva lanciato un referendum.

CANTON SVITTO - Le Autorità di protezione dei minori e degli adulti (KESB, chiamate ARP in Ticino) resteranno sotto il controllo del cantone. Gli elettori hanno respinto oggi con il 51% dei voti un'iniziativa dell'UDC che chiedeva di riportarla sotto l'egida dei comuni. La partecipazione è stata del 47%. La proposta era avversata dal governo e dal parlamento. 

CANTON VALLESE - I vallesani hanno largamente approvato oggi, con il 72% di consensi, la legge cantonale di pianificazione del territorio, sottoposta dalle autorità a "referendum straordinario". Al voto ha partecipato quasi il 42,5% del corpo elettorale. Costretto ad applicare entro il 2019 la legge federale sulla pianificazione del territorio (LPT) - da lui rifiutata nel 2013 con oltre l'80% dei voti - il Vallese ha elaborato disposizioni improntate alle particolarità cantonali. La normativa vallesana introduce in particolare la nozione di "perimetro di urbanizzazione", che consente di definire le zone edificabili in funzione delle necessità sull'arco di 30 anni, invece di 15 anni come lo prevede la LPT. Questo meccanismo permetterà ai comuni di limitare il "riazzonamento" dei terreni edificabili eccedentari ad un migliaio di ettari, contro il doppio qualora la LPT fosse applicata rigorosamente.

CANTON ZURIGO - ZURIGO - Nel canton Zurigo si continuerà ad imparare l'inglese e il francese, oltre al buon tedesco, nei primi sei anni di scuola. L'iniziativa degli insegnanti che chiedeva di insegnare una sola lingua "straniera" alle elementari è stata respinta dal 60,8% dei votanti. La partecipazione al voto ha raggiunto il 44,2%. L'iniziativa, che a livello di partiti era sostenuta soltanto da UDC e UDF, è stata lanciata da un'associazione di insegnanti contrari al sovraccarico di lavoro causato dall'insegnamento di due lingue agli scolari e ai docenti stessi. Nel cantone più popoloso della Svizzera gli allievi iniziano a studiare l'inglese dalla seconda e il francese dalla quinta classe. L'iniziativa avrebbe spostato uno di questi idiomi alla settima classe, rimettendo in discussione il concordato intercantonale sull'armonizzazione scolastica HarmoS. Il concordato HarmoS, approvato a livello federale nel 2008, e il nuovo piano di studi per la scuola dell'obbligo della Svizzera tedesca "Lehrplan 21", prevedono il cosiddetto modello 3/5, ossia l'insegnamento di due nuove lingue dal terzo e dal quinto anno scolastico. Gli zurighese avevano già bocciato nel 2006 un'iniziativa che voleva mantenere una sola seconda lingua nel ciclo primario. Il cambiamento di sistema era però sostenuto in questo caso anche dalle principali organizzazioni dei docenti, che giudicano negativamente i risultati sin qui ottenuti. La proposta si inseriva inoltre nel dibattito sull'insegnamento delle lingue nazionali "minoritarie", riacceso di recente in seguito alla decisione del parlamento turgoviese, che a sua volta intende posticipare l'insegnamento del francese al settimo anno della scuola dell'obbligo. A ciò si è aggiunta la sentenza del Tribunale federale, che il 4 maggio ha dichiarato valida l'iniziativa popolare grigionese che pure chiede di insegnare una sola lingua straniera alle elementari. Un'analoga iniziativa è stata bocciata nel canton Nidvaldo nel marzo 2015 e un'altra sarà sottoposta in settembre al voto popolare nel canton Lucerna. Nel canton Zurigo sono inoltre state respinte due proposte di "privatizzazione" nel settore ospedaliero. Con una maggioranza del del 53,5% è stata bocciata la legge per la creazione di una società anonima incaricata di gestire l'ospedale cantonale di Winterthur. Affossata, con il 51,2% di "no", anche l'analoga "privatizzazione" del servizio di psichiatria integrata nel medesimo distretto.

CANTON GINEVRA - Doppio "no" oggi dei cittadini del canton Ginevra: la legge che prevedeva un aumento delle tariffe dei trasporti pubblici è stata respinta nella proporzione del 53,4%, mentre con il 62% è stato rifiutato un sostegno finanziario alla "Casa delle associazioni". Dall'adozione di un'iniziativa popolare nel 2014, la competenza di stabilire le tariffe praticate dall'azienda dei trasporti pubblici (TPG) è stata attribuita al Gran consiglio. Nel settembre 2016 i deputati hanno deciso di rialzare leggermente i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti per compensare l'ammanco registrato nel 2015 dall'impresa e per permetterle di sviluppare l'offerta. La legge è stata combattuta da un referendum lanciato dalla sinistra e dal Mouvement citoyens genevois (MCG), secondo cui l'ammanco in questione può essere compensato con maggiori contributi pubblici. Non beneficerà invece di un sostegno finanziario pubblico la Maison internationale des associations (MIA), nella quale sono attive in modo permanente un'ottantina di associazioni. Un'iniziativa chiedeva alle autorità di stanziare 16,5 milioni di franchi per strutturare lo stabile che ospita attualmente la MIA. Globalmente si è espresso quasi il 43% dei cittadini.

CANTON URI - È stata bocciata oggi, seppur di misura con il 50,7% dei voti, un'iniziativa dei giovani UDC che chiedeva di abolire i corsi obbligatori per giovani conducenti. Un "sì" alle urne avrebbe obbligato il cantone a sottoporre la proposta alle Camere federali. La partecipazione è stata del 37%. Gli elettori urani hanno inoltre approvato a larga maggioranza gli altri oggetti in votazione: hanno detto "sì" con il 75% a una nuova legge che intende rafforzare l'autonomia dei comuni, con il 74% a una nuova legge sulla nazionalità e con il 67% a una revisione della legge sulla pianificazione volta ad introdurre una tassa sul plusvalore dei terreni che diventano edificabili. Le ultime due proposte sono state elaborate per adeguarsi al diritto federale.

CANTON FRIBURGO - I friburghesi hanno approvato oggi con quasi il 53% dei voti la nuova legge sull'assicurazione immobiliare, la prevenzione e i soccorsi in materia di incendi e di eventi naturali. Un referendum contro le nuove disposizioni era stato lanciato dalla sinistra e dai sindacati. In causa era lo statuto di 75 dipendenti dell'ente cantonale di assicurazione degli stabili, ai quali non sarà più applicata la legge sul personale statale, ma condizioni analoghe a quelle vigenti nel settore privato. La partecipazione è stata di quasi il 38%.

CANTON OBVALDO - Gli elettori hanno respinto con il 58% dei voti una nuova legge che obbligava i comuni a garantire una presa a carico continuata degli scolari tra le 7.00 e le 18.00. L'UDC aveva lanciato un referendum contro la proposta, che era invece sostenuta da governo e parlamento. La partecipazione al voto è stata del 49%. Bocciato anche il secondo tema in votazione. I cittadini obvaldesi si sono espressi negativamente nella misura del 66% su un aumento della remunerazione dei parlamentari. La proposta chiedeva di aumentare di 50 franchi i gettoni di presenza per i membri delle commissioni, che rimarranno dunque fissati tra 170 e 220 franchi. In questo caso a lanciare il referendum era stato Christian Limacher, deputato del PLR.

CANTON ZUGO - Il canton Zugo non sarà obbligato a mettere a disposizione nel giro di 20 anni un buon 20% di alloggi accessibili al ceto medio. Un'iniziativa in tal senso è stata bocciata dal 65,9% dei votanti. La partecipazione ha raggiunto il 46,9%. Il testo, lanciato dai movimenti giovanili del PS e dei Verdi, voleva impedire che il cantone diventasse la "Montecarlo della Svizzera". Per raggiungere l'obiettivo, cantone e comuni avrebbero dovuto mettere a disposizione dei terreni a organizzazioni di utilità pubblica e i cambiamenti di destinazione sarebbero stati possibili soltanto per realizzare immobili con una buona parte di alloggi a pigione moderata. I votanti hanno tuttavia preferito seguire le raccomandazioni del Governo e della maggioranza del Parlamento, che ritengono le misure sin qui adottate più che sufficienti. Il boom del mattone nel piccolo cantone nel cuore della Svizzera ha peraltro reso obsoleta una vecchia legge sull'assicurazione immobiliare risalente al 1979. Con una maggioranza del 79,8% i votanti hanno approvato una revisione che istituisce un consiglio d'amministrazione incaricato di elaborare una strategia per l'assicurazione.

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