I settant'anni dell'ANSA

ROMA - Dall'Europa della Liberazione a quella che riempie Parigi al grido social #jesuischarlie. L'agenzia di stampa ANSA compie 70 anni. Non è un traguardo, ma solo un'altra tappa per chi, attraverso notizie e immagini, racconta ogni giorno la cronaca che si fa Storia.
Alle 8:33 del 15 gennaio del 1945, l'Agenzia lanciava la sua prima notizia: "Potentissime formazioni del Comando bombardieri della Raf - era scritto - hanno attaccato la notte scorsa in Germania. [...] Anche Berlino è stata attaccata". Era l'inizio della fine di un'epoca buia, e l'ANSA lo annunciava al mondo.
In questi 70 anni, l'Agenzia è rimasta fedele a quei principi di "rigorosa indipendenza, imparzialità e obiettività" citati nel suo statuto, pur nella capacità di modificarsi: dai tempi delle telescriventi che occupavano intere stanze a quella dei tweet a flusso continuo, nel palmo di una mano. In un mondo in cui la massa di informazioni è enorme e alla portata di tutti, il ruolo dell'Agenzia resta quello di sempre: distinguere il vero dal verosimile. Una notizia da ciò che non lo è.
Per i 70 anni dell'ANSA, in molti hanno voluto fare gli auguri all'Agenzia. E se il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, sottolinea come l'Agenzia sia un "simbolo di media libero in una libera Europa", il premio Oscar Roberto Benigni chiosa: "Senza di voi, non sapremmo niente". Il ct della Nazionale azzurra, Antonio Conte, ricorda come l'Ansa abbia accompagnato la sua carriera di calciatore, prima, e di allenatore, poi.
Ignazio Visco, Governatore di Bankitalia, sottolinea come l'Agenzia abbia saputo stare al passo con i tempi mantenendo l'autorevolezza sempre. E poi la "divina" Federica Pellegrini manda un bacio all'Agenzia; anche il direttore del Cern, Fabiola Gianotti, ricorda l'anniversario importante; la cantante Elisa ci dedica un piccolo assolo. Da ricordare l'augurio di don Ciotti, fondatore di Libera: "È utile restare svegli per tanto tempo".